Di Alessandro Margottini
CIVITAVECCHIA. L’occultamento, tra bobine di carta per uso industriale e articoli per la casa, era stato molto ben realizzato. Ma quando “Jackpot”, un cane antidroga delle fiamme gialle, si è infilato in mezzo a quel carico apparentemente normale, ogni stratagemma è andato a vuoto facendo così scoprire la presenza di oltre 442 kg di marijuana.
È questa la sintesi dell’ultimo sequestro di stupefacenti messo a segno dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma – Gruppo Civitavecchia i quali, unitamente al personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), sono pervenuti al suddetto risultato di servizio all’interno del locale porto. La partita di marijuana era stata piazzata a bordo di autoarticolato proveniente da Barcellona (Spagna) e diretto in Bulgaria, ma quando è transitato dal citato scalo portuale è stato sottoposto a controllo doganale dagli operatori dell’ADM e della GDF, quest’ultimi presenti con le proprie unità cinofile che si sono poi rivelate determinanti per il positivo esito dell’azione.
Secondo gli specialisti dell’antidroga il suddetto carico, una volta smistato tra gli innumerevoli canali dello spaccio clandestino, avrebbe generato incassi per circa 4 milioni e 500.000 euro.
Il conducente del mezzo, un cittadino di nazionalità bulgara, è stato arrestato con l’accusa di traffico internazionale ma va comunque sottolineato come il procedimento penale che lo riguarda verta ancora nella fase delle indagini preliminari pertanto, in attesa di giudizio definitivo, alla persona indagata va riconosciuta la presunzione di non colpevolezza.
Giova altresì sottolineare come l’odierno sequestro faccia seguito a quello recentemente messo a segno dai finanzieri e dai doganieri civitavecchiesi con il sequestro di altri 340 kg di stupefacenti tra hashish e marijuana, il che mette ancora una volta in risalto la proficua sinergia operativa esistente tra Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, peraltro rafforzata lo scorso anno da uno specifico Protocollo d’Intesa.
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