Guardia di Finanza: sequestrata al valico stradale di Gaggiolo una Ferrari “Purosangue” introdotta di contrabbando in Italia

Di Alessandro Margottini               

VARESE. Una Ferrari “Purosangue”, dal valore di circa 400 mila euro, è stata sequestrata preso il valico stradale di Gaggiolo (VA) dai finanzieri del Comando Provinciale di Varese unitamente ai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM). Era introdotta in contrabbando nel territorio unionale su un carrello trainato da una autovettura con targa del Regno Unito.

La Ferrari sequestrata dalla GDF

La fuoriserie in questione è uno degli ultimi modelli della celebre casa automobilistica di Maranello, prodotta ancora in pochi esemplari presumibilmente destinati ad una selezionatissima clientela “ferrarista”.

Quando citata supercar è giunta al predetto valico munita di targa svizzera, finanzieri e doganieri hanno subito voluto vederci chiaro procedendo ad un attento controllo documentale, dal quale hanno riscontrato l’assenza del libretto di circolazione oltre che della dichiarazione attestante la relativa posizione doganale.

In questa fase del controllo gli operatori di ADM e GDF si sono dunque avvalsi della cooperazione internazionale che intercorre con le Autorità elvetiche, riuscendo così a far emergere come la Ferrari in questione fosse stata acquistata soltanto il giorno precedente da un concessionario svizzero; acquisto al quale era evidentemente seguito un veloce trasporto verso il territorio italiano.

Nelle intenzioni di chi ha organizzato il tutto c’era infatti l’obiettivo di eludere i controlli con i conseguenti dazi, e questo è stato confermato dalla presenza della targa elvetica sull’auto; targa che qualcuno ha montato sulla stessa Ferrari ma che è risultata appartenere a tutt’altro veicolo.

Appurato ciò e in assenza di atto di immatricolazione la stessa automobile, così come avviene per qualsiasi merce l’importatore – dal momento in cui l’ha introdotta in Italia – avrebbe infatti dovuto presentare la prevista dichiarazione doganale, necessaria per la quantificazione e relativa corresponsione dei diritti di confine (dazio e IVA) dovuti al Fisco, cosa che nei fatti in cronaca non è però avvenuta.

La vettura sequestrata

Il conducente del carrello con targa UK (un cittadino di nazionalità inglese nonché dipendente del proprietario della citata Ferrari), è stato pertanto segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Varese, ai cui inquirenti dovrà ora rispondere per i reati di falsità ideologica e contrabbando aggravato, che si uniscono a un’evasione dei diritti di confine pari a 138.000 euro.

Al termine delle operazioni la Ferrari “Purosangue” – unitamente al mezzo utilizzato per il suo trasporto – sono stati ovviamente sequestrati e messi a disposizione della stessa Autorità Giudiziaria, che ha subito convalidato gli atti di polizia giudiziaria e doganale redatti nell’occasione.

Sulla vicenda giova precisare che, nel caso in cui l’indagato venga riconosciuto colpevole per i reati ascrittigli, i beni finiti sotto sequestro potranno essere confiscati e dunque acquisiti al patrimonio dello Stato.

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