CALTANISSETTA. Arresti domiciliari per il titolare di un’azienda agricola del Nisseno, attualmente indagato per il reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, finito al centro di una nuova attività d’indagine condotta nel settore della tutela del lavoro dai finanzieri del Comando Provinciale di Caltanissetta i quali, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela, sono riusciti a metter fine ad un malaffare che si reggeva sullo sfruttamento di decine di lavoratori (almeno 21 quelli accertati) di nazionalità italiana ed extracomunitaria.

I finanzieri nisseni durante l’attività
Lo stesso imprenditore agricolo oggi finito agli arresti, infatti, era solito “assumere” braccianti da impiegare nella coltivazione e nella raccolta di frutti ed ortaggi all’interno delle serre e sui campi di proprietà del medesimo imprenditore, facendo però leva sul loro evidente stato di bisogno per effetto del quale poteva così sottoporli ad intollerabili condizioni di sfruttamento.
Si trattava infatti di lavoratori risultati in condizioni di grave difficoltà economica e privi d’una stabile occupazione, ma che per poter avere un minimo di sostentamento economico erano disposti a sottostare alle condizioni dettate dall’imprenditore finito oggi agli arresti, il quale gli corrispondeva paghe assolutamente inferiori a quelle previste dai contratti collettivi di lavoro.

Pattuglia della Guardia di Finanza di Caltanissetta mentre accede in un’azienda agricola per un controllo
L’azienda agricola finita nell’inchiesta – su disposizione della competente Autorità Giudiziaria – è attualmente posta sotto controllo giudiziario.
Anche per questa vicenda, che purtroppo conferma l’ancora ampia diffusione di specifici reati nell’ambito delle produzioni agricole e non solo, rimane opportuno evidenziare come per la persona raggiunta dal citato provvedimento restrittivo viga – allo stato attuale delle indagini – la presunzione d’innocenza, dunque ogni giudizio di colpevolezza nei suoi confronti non potrà essere dichiarato sino al pronunciamento d’una sentenza irrevocabile di condanna.
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