ROMA. Erano specializzati nei furti di merce caricata a bordo di autoarticolati, settore nel quale avevano messo a segno già diversi colpi, ma sono stati arrestati dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma – Compagnia di Velletri, che li hanno individuati dopo una brillante indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica.
La banda di malfattori (otto persone in tutto) colpiva grossi TIR preferendo il trafugamento di elettrodomestici ed articoli per la casa destinati ai negozi della grande distribuzione, merce caricata sui rimorchi dei citati automezzi e che presto finiva sul mercato clandestino della ricettazione.
I colpi messi a segno dai responsabili sono stati numerosi, in particolare tra il gennaio e l’aprile di quest’anno, grazie ai quali si sono così impossessati di merce per oltre un milione di euro; furti che per la ripetitività, nonché per le modalità con cui sono avvenuti, hanno particolarmente insospettito gli inquirenti, specialmente per la facilità nel portarli a compimento, particolare questo che faceva ritenere una regia comune dietro tali episodi (come poi emerso nel corso delle indagini).
Gli otto malviventi, in particolare, si sarebbero accordati con alcuni autotrasportatori ai quali avrebbero indicato luogo dell’incontro, oltre agli orari ed alle modalità di esecuzione del furto, tutto ciò in cambio d’un compenso in denaro.
Il “sistema” escogitato sembrava, dunque, portare i suoi lucrosi frutti ma, durante l’ultimo “colpo”, i militari delle Fiamme Gialle hanno acciuffato tre soggetti – tutti di nazionalità rumena – proprio mentre erano intenti ad impossessarsi d’un carico dal valore di circa venti mila di euro, che i Finanzieri hanno sequestrato per poi, ovviamente, riconsegnarlo al legittimo proprietario.
Da rilevare, inoltre, come nel corso delle indagini particolarmente utile si sia rivelato il supporto che il Centro Aviazione della Guardia di Finanza ha fornito ai colleghi impegnati nelle indagini, per le quali è stato messo disposizione un drone che, anche in orari notturni, ha monitorato gli obiettivi attenzionati dagli investigatori permettendo, così, la massima discrezione durante le attività di osservazione, oltre che ad indicare con precisione le direttrici d’intervento per le pattuglie a terra.
Gli arresti operati in un primo momento, tutti convalidati dal GIP del Tribunale di Velletri, hanno dunque dato spunto ad un’ulteriore ordinanza di applicazione di quattro arresti domiciliari a cui si unisce un obbligo di dimora per i restanti soggetti ritenuti responsabili, con un’accusa che per tutti gli otto componenti della banda è di associazione per delinquere finalizzata al furto aggravato anche se, allo stato degli attuali elementi probatori a disposizione degli inquirenti ed in attesa di giudizio definitivo, per tutti gli indagati vale la presunzione di non colpevolezza.
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