Guardia di Finanza: sgominato a Bologna un gruppo di trafficanti d’eroina

Di Gianluca Filippi

BOLOGNA. I finanzieri del Comando Provinciale di Bologna sono impegnati dalle prime ore di stamani nell’esecuzione di quattro ordinanze di custodia cautelare (delle quali 3 in carcere con un obbligo di dimora), che raggiungono altrettanti soggetti ritenuti i membri di un’associazione di trafficanti internazionali di droga composta da italiani e tanzaniani.

Un sequestro di eroina da parte del GOA – GDF

Gli arresti in parola giungono al termine di lunghe indagini inizialmente coordinate dalla locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia (DDA), successivamente trasferite per competenza territoriale dalla Procura della Repubblica di Napoli.

Il tutto nasce dall’arresto di tre “corrieri” di droga, avvenuto a marzo 2021 all’interno dell’aeroporto del capoluogo emiliano.

In quella circostanza si era trattato di soggetti d’origine partenopea provenienti con volo da Johannesburg (Sudafrica), con al seguito 37 chilogrammi di eroina. Una vicenda successivamente alla quale furono immediatamente avviate le relative indagini finalizzate all’individuazione dei mittenti e dei destinatari di quello stupefacente.

Grazie alle serrate attività tecniche dei finanzieri del GICO è stato così possibile svelare l’esistenza di un gruppo criminale attivo nell’hinterland partenopeo, al cui interno erano presenti soggetti di nazionalità italiana e straniera che dal continente africano importavano eroina avvalendosi di un’organizzata rete di corrieri (dotati questi di bagagli in cui erano stati ricavati ingegnosi doppifondi per l’occultamento della droga) nonché di “ovulatori”, ovvero di persone che trasportano nelle cavità endoaddominali piccoli quantitativi di droga contenuti in ovuli dagli stessi ingeriti.

Ovuli contenenti droga sequestrati dalla GDF

Da rilevare come nel corso delle citate indagini – grazie ai canali di cooperazione internazionale – siano stati sequestrati tra l’Italia, la Svizzera e la Francia circa 100 kg di eroina, aventi un valore di “mercato” che sfiora i 4.000.000 di euro.

Parallelamente all’arresto in flagranza di reato di otto corrieri inseriti nel citato traffico, gli investigatori della Guardia di finanza felsinea hanno inoltre ricostruito importazioni riferite ad ulteriori 110 kg di eroina, nonché accertato la fittizia intestazione ad un “prestanome” delle quote societarie intestate ad una concessionaria di auto sita a Napoli.

Di assoluta utilità si è inoltre rivelata la sinergia intercorsa tra il Nucleo PEF bolognese e l’Agenzia governativa statunitense Homeland Security Investigations (HSI), articolazione investigativa dell’U.S. Department of Homeland Security a cui compete l’azione investigativa contro la criminalità transnazionale.

Proprio l’Homeland Security Investigations (le cui competenze sono sovrapponibili a quelle della Guardia di Finanza italiana), ha fornito il suo prezioso supporto ai militari delle fiamme gialle consentendogli di disarticolare il gruppo criminale in questione.

Stemma del Dipartimento di Sicurezza Interna degli Stati Uniti

Oltre alle citate ordinanze di custodia cautelare, i finanzieri bolognesi hanno altresì eseguito il sequestro della suddetta concessionaria partenopea con falso titolare, nonché effettuato numerose perquisizioni personali e locali che sono tuttora in corso.

Agli arrestati va in ogni caso riconosciuta la presunzione d’innocenza fino ad effettivo riconoscimento dei reati per i quali sono accusati; presunzione che rimarrà dunque imprescritta sino alla pronuncia di eventuale e definitiva sentenza di condanna.

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