Di Gianluca Filippi
PRATO. Una normale attività delle pattuglie “117” del Comando Provinciale di Prato è finita con la denuncia di un 46enne cittadino straniero il quale, fermato dai Finanzieri per un comune controllo stradale, ha tentato di corrompere i militari proponendogli del denaro contante.
La vicenda ha avuto luogo nel distretto industriale della città toscana, dove i Finanzieri della Sezione Pronto Impiego stavano svolgendo le loro consuete attività di presidio economico del territorio, quando hanno fermato il cittadino straniero mentre si trovava alla guida della propria auto.

Controllo di una patente di guida da parte della Guardia di Finanza
Dal conseguente controllo dei documenti personali e dell’autoveicolo, sono però emerse diverse violazioni al Codice della Strada le quali, oltre alla comminazione delle previste sanzioni amministrative, prevedevano, inoltre, il ritiro della patente di guida.
A questo punto l’uomo, dopo aver tentato di offrire delle sigarette per “stemperare” un po’ la situazione, ha cambiato strategia mostrando ai Baschi Verdi un mazzetto di banconote.

Pattuglie Pronto Impiego della Guardia di Finanza di Prato
In presenza di tale circostanza, e osservati gli inequivocabili gesti dell’uomo, ai Finanzieri non è dunque rimasto altro che accompagnarlo in caserma per procedere agli accertamenti di rito oltre che per informare l’Autorità Giudiziaria della vicenda, che dunque si concludeva con una conseguente denuncia.
Ferma restando la presunzione d’innocenza al momento riconosciuta al denunciato, va comunque ricordato che il reato di istigazione alla corruzione (contemplato dall’art. 322 del Codice Penale ed inserito tra i reati contro la Pubblica Amministrazione) prevede una pena detentiva fino a sei anni e otto mesi.
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