Guardia di Finanza: Varese, arrestati due trafficanti, ufficialmente imprenditori attivi nella produzione di “cannabis light”. Sequestrati 66 kg. di droga

Di Antonio Leone

Varese. Ufficialmente erano imprenditori attivi nella produzione di marijuana legale, ovvero quella caratterizzata da un basso livello di THC (il principio attivo che ne determina l’azione stupefacente) ma un controllo stradale, al quale è seguita una più accurata ispezione, ha rivelato un’attività parallela connessa non alla produzione di cannabis per uso ricreativo o medico bensì ad un vero e proprio   traffico di droga.

È così finito in malo modo lo stratagemma utilizzato da due giovani titolari di altrettante aziende aventi sede a Cantù (CO) ed a Sogliano al Rubicone (FC), sui quali i finanzieri del Comando Provinciale di Varese avevano però avviato specifiche indagini sospettando che il loro lavoro, in realtà, altro non fosse che la “schermatura” d’un traffico ben più redditizio.

Acquisiti sufficienti elementi indiziari, i finanzieri varesini hanno così intercettato un SUV condotto da un soggetto residente a Cassano Magnago (Varese), di rientro da una trasferta in Emilia Romagna ma durante la quale gli investigatori della GDF ritenevano si fosse approvvigionato di un certo quantitativo di droga.

Nonostante l’apparente calma dimostrata dal conducente i militari delle fiamme gialle sapevano però di trovarsi ormai di fronte all’obbiettivo, per questo hanno approfondito il controllo sulla vettura sino a scoprire un doppiofondo – comandato elettronicamente – al cui interno erano stati nascosti 115 panetti di hashish (per un peso complessivo di oltre 24 kg.) nonché denaro contante per 24.000.00 euro, sequestro che veniva peraltro integrato da un ulteriore kg. di marijuana che gli stessi militari rinvenivano nell’abitazione del fermato.

Stemma del Comando Regionale Lombardia della GDF

Avvisata della circostanza l’Autorità Giudiziaria, venivano pertanto immediatamente disposte altre perquisizioni presso i locali della ditta soglianese, da dove si sospettava provenisse la partita di droga sequestrata nel varesotto e dove sono stati infatti rinvenuti altri 40 kg. di hashish dalle caratteristiche (nonché dal valore) ben diversi rispetto a quelli acquistabili nei c.d. “cannabis shop”.

Sulla base dell’affatto modesto quantitativo di droga rinvenuta nel corso delle operazioni (65 kg. di hashish ed uno di marijuana), i due responsabili sono stati così tratti in arresto e posti a disposizione dell’A.G. inquirente che li ha incriminati per produzione e traffico di sostanze stupefacenti.

 

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