Guardia di Finanza:a Belluno, esercitazione congiunta con le squadre USAR del Vigili del Fuoco. Riprodotti interventi di soccorso da condurre per la ricerca di dispersi in macerie

Di Massimo Giardinieri

Belluno. Incrementare il livello di efficienza operativa anche in contesti operativi di soccorso diversi dall’ambiente montano come le strutture abitative e lavorative colpite da calamità naturali.

I tecnici SAGF in attività di ricerca dispersi sotto macerie

È stato questo l’obiettivo di un’esercitazione condotta congiuntamente tra i finanzieri del SAGF (Soccorso Alpino Guardia di Finanza) e le squadre USAR (Urban Search And Rescue) dei Vigili del Fuoco presso il campo-macerie dell’ex caserma “Toigo”, oggi eccellentemente riqualificata ed attuale sede del Comando Provinciale degli stessi Vigili del Fuoco bellunesi.

Considerate le finalità dell’esercitazione, che come accennato sopra non si rivolgevano stavolta alla ricerca dispersi in montagna o in zone boschive bensì a persone da ricercare sotto macerie, sono state dunque impiegate anche le unità cinofile grazie alle quali è stato così possibile riprodurre – praticamente in “real operating situation” – interventi di soccorso da condurre con la massima speditezza, ma anche con il necessario ordine metodologico previsto da specifiche procedure operative, per trarre in salvo persone rimaste seppellite da rovine di fabbricati crollati a seguito di eventi catastrofici come terremoti, frane, crolli, alluvioni e smottamenti.

Nel riprodurre tali contesti operativi il ricordo non può non andare a tragedie come quella di Rigopiano, dove lo spirito di sacrificio e la competenza dei soccorritori certamente impedì altre vittime rispetto alle già molte patite a seguito d’una tale sciagura.

Tuttavia è questo un campo dove le tecniche di soccorso, così come le apparecchiature di localizzazione e sondaggio nonché i materiali tecnici destinati allo scopo, sono in costante evoluzione, proprio per questo che diviene quindi necessario puntare ad interventi congiunti che vengono affinati proprio nel corso di tali attività esercitative nelle quali, tra l’altro, il personale specializzato di diversi Corpi dello Stato illustra e scambia con i colleghi di diversa “casacca” impressioni, esperienze e nuove metodologie volte proprio ad implementare l’efficacia dell’azione di soccorso.

Tutto ciò senza peraltro trascurare i molteplici aspetti di sicurezza volti a garantire – per quanto possibile – l’incolumità degli operatori che comunque lavorano in circostanze ambientali connotate da un ineludibile livello di pericolosità, al quale gli operatori stessi debbono comunque far fronte con un costante addestramento, con la propria professionalità oltre che con un adeguato livello di preparazione fisica e mentale.

Da evidenziare anche come l’attività in parola sia stata condotta dell’ambito d’uno specifico Protocollo d’Intesa, precedentemente siglato tra la Direzione Interregionale Vigli del Fuoco Veneto e Trentino Alto Adige ed il Comando Regionale Veneto della Guardia di Finanza.

L’occasione data dalla particolare “ospitalità” della vecchia struttura dei Vigili del Fuoco (dov’è ancora presente una gran quantità di materiali di risulta oltre a capannoni, cisterne e pozzi) si è peraltro rilevata particolarmente stimolante per i tecnici delle Fiamme Gialle, che per l’occasione hanno infatti previsto la partecipazione di personale proveniente da ben otto diverse Stazioni SAGF (Vipiteno, Brunico, Tione di Trento, Prato Drava, Passo Rolle, Tolmezzo, Sella Nevea, Auronzo di Cadore), nonché della Scuola Alpina di Predazzo (istituto presso il quale si formano i finanzieri del SAGF) unitamente ad 11 unità cinofile specializzate dello stesso Servizio Alpino del Corpo.

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