Guardia di Finanza: Ragusa, arresto di un latitante bloccato a un posto di controllo stradale ordinato per l’emergenza COVID-19

Di Fabio Mattei

Ragusa. Si allunga la lista dei latitanti che incappano nei posti di controllo stradali operati dai militari della Guardia di Finanza.
Stavolta si tratta di un 42enne calabrese sorpreso, in piena notte, sulla strada provinciale che collega Modica (RG) a Scicli.

Il ricercato, in quel momento, si trovava a bordo di un’auto con targa straniera insieme a un altro passeggero. Alle domande dei finanzieri i due – peraltro sprovvisti di autocertificazione – hanno subito iniziato manifestare segni di nervosismo anche perché non in grado di fornire spiegazioni plausibili circa il loro spostamento in auto, soprattutto a quell’orario.

Dai riscontri effettuati con l’ausilio della Sala Operativa del Comando Provinciale GDF di Ragusa è così subito emerso come il passeggero – effettivamente residente a Modica, ma da poco rientrato dal Belgio – si trovava in stato di isolamento fiduciario, disposto per un periodo di 14 giorni dalla locale Azienda Sanitaria Provinciale.

Ma a stupire le Fiamme Gialle è stata la scoperta riguardante il conducente, già condannato in passato per reati connessi al traffico di sostanze stupefacenti: su di esso è risultato, infatti, ancora pendente un provvedimento di carcerazione emesso tre anni fa dal Tribunale di Pistoia per il reato di atti persecutori (art. 612/bis del Codice Penale). Anche lui, alle domande dei militari, ha dichiarato di essere da poco giunto dalla Calabria e, prima ancora, dal Belgio dove aveva lavorato per qualche tempo, senza tuttavia fornire spiegazioni plausibili sulla sua presenza in territorio siciliano.

Controlli della Guardia di Finanza

Mentre i due venivano accompagnati in caserma per ulteriori accertamenti, altri finanzieri provvedevano alla perquisizione domiciliare del soggetto modicano, ove il latitante aveva effettivamente soggiornato per qualche giorno.

Accertati i fatti, il latitante calabrese è stato così arrestato ed associato alla Casa Circondariale di Ragusa, dove ora si trova in stato di precauzionale isolamento e sorveglianza sanitaria per accertare un’eventuale positività al COVID-19; per l’altro fermato è scattata invece una denuncia a piede libero per inosservanza ai provvedimenti delle Autorità.

Gli uomini della GDF ragusana stanno in ogni caso eseguendo ulteriori accertamenti finalizzati a ricostruire i movimenti compiuti dai due prima del loro fermo, soprattutto per verificare la data d’ingresso in Sicilia e comprendere le modalità di rientro sull’isola; riscontri questi che potrebbero portare ad un aggravamento della posizione del soggetto siciliano per il reato di favoreggiamento.

 

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