Di Michele Toschi
Roma. Un generatore di ozono, nella disponibilità della Guardia di Finanza, è stato consegnato stamattina al Policlinico “Umberto I” di Roma.
Il particolare macchinario è stato concesso alla citata struttura ospedaliera in comodato d’uso per un periodo di tre mesi – ovviamente prorogabili – per finalità di ricerca connessa all’attuale e grave emergenza epidemiologica internazionale.
Nella citata struttura ospedaliera (la terza più grande d’Italia con 1.200 posti letto e che è anche policlinico universitario delle facoltà di Farmacia e Medicina, Medicina e Odontoiatria nonché Medicina e Psicologia dell’Università “Sapienza” di Roma), alcuni ricercatori stanno infatti conducendo studi sull’efficacia dell’ozono in terapia sistemica per la cura dal temibile virus COVID-19; studi che stanno testando una possibile capacità di questo particolare gas (formula chimica O3) e che ha già un campo d’impiego piuttosto ampio in medicina, nel frenare l’evoluzione di questa insidiosa patologia virale.
Se la sperimentazione in atto confermasse le intuizioni dei ricercatori, si potrebbe dunque evitare l’ingresso di numerosi pazienti in terapia intensiva, impedendo così che la malattia giunga ad uno stadio pericolosamente avanzato, e che questi particolari quanto delicati reparti ospedalieri non finiscano per ritrovarsi in grave difficoltà a causa dei troppi ricoveri da dover gestire.
La macchina, che la Guardia di Finanza ha messo subito a disposizione dei medici dell’“Umberto I” non appena se ne è manifestata la necessità, è stata consegnata al Professor Francesco Pugliese, Direttore del Dipartimento Emergenza, Accettazione, Anestesia e Aree Critiche del citato nosocomio capitolino.
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