Di Fabio Mattei
Salerno. L’inquinamento del fiume Sele e della pianura attraversata da questo importante corso d’acqua della Campania ha da tempo assunto dimensioni preoccupanti, specialmente per la contaminazione dovuta allo sversamento illecito di liquami provenienti da allevamenti zootecnici. Per questo motivo i finanzieri del Comando Provinciale di Salerno – Compagnia di Eboli, hanno avviato un serrato piano di controlli nei confronti delle aziende dedite all’allevamento dei bufali, accertando nei confronti di otto imprese gravi violazioni in materia ambientale.
I militari della GDF salernitana, eseguendo approfonditi controlli, hanno accertato direttamente sul terreno come le aziende in questione scaricavano le acque reflue direttamente nei canali consortili, avvalendosi di efficienti sistemi di canalizzazione, pozzetti e tubazioni interrate realizzate in modo tale da far defluire i liquami in maniera veloce e “discreta”, senza però curarsi minimamente della grave contaminazione causata ai terreni circostanti, nonché alle acque del fiume che poi – nel giro di pochi km. – giungono direttamente nel mar Tirreno.
All’esito di questi controlli, su 20 aziende controllate, 8 sono risultate non in regola con la normativa ambientale, ed i rispettivi titolari sono stati così denunciati alla locale Procura della Repubblica con il contestuale sequestro di diverse aree aziendali per oltre 118.000 mq.
Inquietanti sono poi stati i casi di due aziende dove – oltre ad un abbondante sversamento clandestino di acque nere – sono stati rilevati evidenti casi di maltrattamento di animali, in particolare dei vitelli che si presentavano agli occhi dei militari privi di acqua e di lettiere, nonché ammassati in box di dimensioni esigue che non gli consentivano alcuna possibilità di movimento.

GDF- LT tutela ambientale
Per i responsabili di tali maltrattamenti, oltre alla denuncia penale, spetta ora l’onere del ripristino naturale dei luoghi nonché la bonifica dell’area (peraltro molto vicina al demanio marittimo) interessata dall’inquinamento dagli stessi causato.
Sul punto è bene rimarcare che il fiume Sele, oltre a sfociare nel golfo di Salerno, è inserito nella riserva naturale “Foce Sele – Tanagro” dove trova il proprio habitat una ricca fauna acquatica.
La Guardia di Finanza impiega attivamente i propri Reparti territoriali ed Aeronavali nel contrasto alle violazioni ambientali (che molto spesso implicano anche violazioni tributarie), collaborando attivamente con i Carabinieri forestali e quelli dei Nuclei Operativi Ecologici (NOE), nonché con il personale dei Corpi di Polizia degli Enti locali ed i tecnici delle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA).
Anche per segnalare casi come questi la GDF ricorda che è sempre possibile rivolgersi al numero di pubblica utilità del Corpo “117” attivo – 24 ore su 24 – in tutto il territorio nazionale.
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