GAZA CITY (STRISCIA DI GAZA). Il quotidiano britannico The Sun ha pubblicato un articolo (https://www.thesun.co.uk/news/24602299/children-hostages-hamas-parents-release/) che riporta l’appello dei genitori dei 32 bambini in ostaggio rapiti da Hamas.
E hanno chiesto al gruppo terroristico di liberarli.
“Per favore, liberate i nostri figli”, questo è l’appello dei familiari dei piccoli ostaggi.
I piccoli sono tenuti sottoterra nella rete di tunnel di 311 miglia soprannominata la metropolitana di Gaza.
Nel corso dell’attacco di Hamas sono stati catturati in totale 240 ostaggi. Quattro sono stati finora liberati e una donna soldato è stata portata in salvo.
Gli Emirati Arabi Uniti hanno dichiarato, oggi, che intendono curare 1.000 bambini palestinesi di Gaza, senza dire come lasceranno l’enclave assediata da Israele per lo Stato del Golfo.
Israele ha rafforzato il blocco e bombardato Gaza per quasi quattro settimane come rappresaglia dopo l’attacco del 7 ottobre da parte di Hamas.
Da Doha (Qatar) arriva la notizia che alcune persone potranno lasciare Gaza, grazie alla mediazione qatarina. Una fonte diplomatica ha spiegato che circa 7.500 titolari di passaporto straniero lasceranno Gaza nel giro di circa due settimane.
Mentre l’Agenzia di stampa statale degli Emirati Arabi Uniti, WAM, ha riferito che il Presidente Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan ha ordinato agli ospedali di curare 1.000 bambini palestinesi “accompagnati dalle loro famiglie” provenienti da Gaza.
Non si sa se questo faccia parte dell’accordo sopra citato. Accordo che ha visto anche l’impegno israeliano e americano.
Le Nazioni Unite hanno comunicato che l’ospedale dell’amicizia turco-palestinese nella città di Gaza ha esaurito il carburante ed è stato costretto a interrompere la maggior parte delle sue attività, mettendo a serio rischio la vita di 70 malati di tumore.
Secondo le ultime informazioni su 35 ospedali presenti nella Striscia 14 non funzionano.
Dal punto di vista militare, continua l’offensiva dell’IDF. Il loro portavoce, Contrammiraglio Daniel Hagari, ha affermato che “con una pianificazione anticipata, informazioni precise e attacchi congiunti, da terra, aria e mare, le nostre forze hanno sfondato la prima linea di difesa di Hamas nel Nord della Striscia di Gaza”.
E i soldati sono alle porte di Gaza City. In cinque giorni è stata distrutta gran parte delle capacità militari di Hamas, sono state attaccate le sue strutture strategiche, distrutti molti esplosivi, i suoi tunnel sotterranei.
Continuano gli scontri con i soldati dell’IDF anche nella West Bank. Oggi sono stati uccisi due palestinesi e altri quattro sono rimasti gravemente feriti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA