Guerra Israele-Hamas: la storia del Battaglione 969 della riserva dell’IDF. I racconti degli atti terroristici compiuti a Sderot

SDEROT. Il sito dell’Israel Defence Forces (IDF; https://www.idf.il/en/) ha raccontato la storia di un Battaglione della riserva, dipendente dalla Brigata regionale posizionata a Nord di Gaza.

Soldati israeliani ascoltano un briefing del loro Comandante

Durante le primissime ore di guerra con Hamas, il Battaglione 969  è stato inviato in una delle località dove c’era una forte presenza di terroristi a Sderot.

I soldati si sono subito concentrati sull’importante missione da svolgere, quella di difendere i civili.

In pochi minuti la città di Sderot è scoppiato il finimondo.

​​Una strada tranquilla in un tranquillo sabato mattina, giorno di Shabbat (il riposo ebarico).

“Quando ho aperto il mio telefono cellurare – racconta il Tenente Colonello della riserva, Tal – ho visto che le cose stavano degenerando: non potevo credere ai miei occhi. Ci siamo resi conto che dovevamo chiamare tutti immediatamente. I Comandanti, i soldati e coloro che occupavano posizioni chiave sono arrivati ​​nelle nostre strutture”.

“La nostra missione questa volta era la difesa della città di Sderot – aggiunge l’ufficiale -e delle città e comunità circostanti. difendere la città e i paesi attorno ad essa”.

Dopo aver ricevuto l’equipaggiamento, i giubbotti antiproiettile, i fucili e gli elmetti, i riservisti sono stati inviati a Sderot, ma non prima di aver condotto esercitazioni al tiro e combattimenti in aree urbane e aperte per rinfrescare la loro memoria.

“Anche la prontezza mentale era una cosa importante per noi – ricorda ancora il Tenente Colonnello Tal –  In questi casi è sempre importante ridurre l’incertezza dei soldati, soprattutto perché saranno testimoni di cose difficili”.

Dopo essere arrivati ​​a Sderot, i riservisti sono rimasti scioccati dagli orrori che i loro occhi hanno visto.

 

Riservisti dell’Esercito israeliano

“A Re’im, ad esempio – è ancora l’ufficiale a parlare – che abbiamo attraversato nel nostro cammino, era in corso una sanguinosa battaglia. C’erano corpi e veicoli con fori di proiettile che erano stati incendiati. C’era il caos più totale, ma vederlo ci ha fatto capire che se fossimo stati chiamati, sarebbe stato senza dubbio non solo nostro dovere ma anche nostro privilegio difendere Israele e i suoi civili”.

Da allora i riservisti hanno lavorato 24 ore su 24 e si sono impegnati attivamente per evacuare i residenti delle città israeliane che circondano Gaza.

Rispondono ad avvisi e segnalazioni. Ci sono soldati che proteggono la città, pronti a contrastare qualsiasi terrorista che tenti di infiltrarsi.

Pattugliano la zona sia con i veicoli che a piedi e hanno allestito posti di controllo. Inoltre forniscono assistenza per i danni causati dalla caduta di razzi, sia nel rispondere all’incidente che nell’evacuare i civili feriti.

La gente li ama. I cittadini sentono comprensibilmente il bisogno di condividere con loro ogni sentimento. “Noi ci assicuriamo di ascoltare le loro storie – evidenzia il Tenene Colonnello della riserva, Tal -. Anche se questo non fa parte del nostro dovere di soldati, ma fa parte del nostro dovere di esseri umani”.

“È importante per me inviare un messaggio alla gente qui a Sderot e in tutto Israele – conclude l’ufficiale -:  anche dopo tali orrori possiamo crescere. Credo nella nostra Nazione. Credo che ritorneremo ad essere noi stessi e saremo uniti. Fino ad allora, stiamo facendo ogni sforzo per mantenervi al sicuro e riuscire nella nostra missione di difesa”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Autore