ROMA. Il cloud, e in particolare il cloud ibrido rappresenta una risposta concreta alla sfida di gestire e proteggere i dati in un mondo che diventa sempre più connesso e digitale.
Ad affermarlo, intervenendo a Roma durante la conferenza “I dati tra le nuovole”, è stato Dario Lucatti, Chief Business Development Officer di Italtel, che ha anche ricordato come l’importanza della protezione dei dati rappresenti un elemento cruciale per la competitività e la sicurezza del nostro sistema-Paese.

Il cloud ibrido, ha evidenziato, in particolare, Lucatti, permette di unire agilità operativa, controllo dei dati e resilienza, valorizzando le infrastrutture digitali nazionali.
“In un contesto in cui la trasformazione tecnologica si confronta con nuove sfide di stampo geopolitico – ha quindi proseguito – può diventare il motore di una digitalizzazione sicura e, al tempo stesso, aperta alla collaborazione per imprese e Pubblica Amministrazione, sia grandi che medio-piccole. Ma per realizzare questo potenziale serve un impegno comune pubblico-privato: investimenti in infrastrutture, sviluppo di competenze e un quadro normativo abilitante”.
“In questo scenario – ha quindi concluso – è importante avere un approccio equilibrato e far crescere soggetti che operino come ‘Gate to Cloud’: il cloud ibrido infatti può diventare il cancello verso l’innovazione, un punto di accesso strategico che abilita l’adozione di tecnologie avanzate in modo graduale, controllato e sostenibile. La sicurezza informatica, inoltre, non può più essere un elemento separato: è una priorità trasversale che richiede monitoraggio, reattività continua e una visione di lungo periodo, anche in ottica quantum-safe/secure”.
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