Immigrazione clandestina, il drone Falco EVO di Leonardo nell’ambito della missione di Frontex individua nave con 81 persone

Roma. Il drone Falco EVO di Leonardo sui cieli del Mar Mediterraneo. Il velivolo ha, infatti, monitorato lo scorso 20 giugno  un’imbarcazione con migranti irregolari.

Impiegato nell’ambito di un’attività dell’Agenzia europea della Guardia di frontiera e costiera Frontex, il Falco EVO è partito da Lampedusa, insieme ad altri asset dell’Agenzia, per identificare la “nave madre” dalla quale 81 migranti irregolari sono stati trasferiti su imbarcazioni più piccole.

Il Falco EVO a Lampedusa

E’ stato così documentata una pratica utilizzata sempre più spesso da organizzazioni criminali.

In seguito al trasbordo, il Falco EVO, in una configurazione specifica per la sorveglianza, ha continuato a monitorare la nave fino a quando è scattata un’operazione delle autorità italiane per bloccarla.

Il drone, schierato presso l’aeroporto di Lampedusa, ha già svolto oltre 280 ore di volo per conto di Frontex, arrivando a compiere il 26 giugno il record di 17 ore e 21 minuti consecutivi.

Questa missione particolarmente lunga si è resa necessaria a fronte di un’esigenza di Frontex di supportare l’intercettazione di due imbarcazioni nell’area dell’isola siciliana come richiesto dalle autorità italiane.

Grazie allo stretto coordinamento tra ENAV, ENAC, AST Aeroservizi Lampedusa, la Guardia di Finanza e Leonardo, è stato possibile prolungare di due ore l’operazione, terminata così alla mezzanotte, e identificare i natanti con l’aiuto del Falco EVO.

Il Falco EVO è dispiegato presso la base aerea di Lampedusa da dicembre 2018 nell’ambito di un progetto di sorveglianza marittima di Frontex.

I voli sono pianificati in coordinamento con la Guardia di Finanza e il Ministero dell’Interno e sono operati da Leonardo in base a un accordo di servizio.

Contribuiscono alle operazioni anche ENAC, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, ENAV, la società che gestisce il traffico aereo civile in Italia, e AST Aeroservizi che gestisce l’aeroporto siciliano.

Nella sua configurazione per le attività Frontex, il Falco EVO è equipaggiato con una suite avanzata di sensori di bordo che include anche il radar Gabbiano TS Ultra Light di Leonardo per missioni a lungo raggio diurne e notturne. Operazioni e manutenzione del velivolo sono gestite da un equipaggio della stessa azienda.

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