Londra. Il Parlamento britannico boccia i risultati dell’Operazione Sophia, lanciata dall’Unione europea e dalla Royal Navy per contrastare il traffico di persone nel Mediterraneo.

il Parlamento britannico boccia l’Operazione Sophia
In un rapporto, viene evidenziato come le morti in mare dei migranti siano aumentate, arrivando l’anno scorso a 4.581 (42% in più rispetto al 2015).
Per i parlamentari la missione “non ha in alcun modo significativo ridotto il flusso di migranti o interrotto il network dei trafficanti”.
Intanto, dopo l’incontro di ieri a Varsavia nella sede di Frontex per vedere come il piano operativo possa essere migliorato e potenziato e come possa essere migliorata “la solidarietà per sostenere l’Italia” e si possa affrontare questa straordinaria pressione di migranti, il direttore dell’agenzia Frontex, Fabrice Leggeri, in audizione al Parlamento europeo, ha espresso tutta la sua felicità per come sono andati in colloqui.

Il direttore dell’agenzia Frontex, Fabrice Leggeri
Legger, ieri aveva chiesto agli Stati europei di mantenere gli impegni di rafforzare l’Operazione Triton.
La delegazione italiana ha chiesto che in caso di massiccio afflusso di migranti, sia possibile farli sbarcare nei porti di altri Stati membri.
Sarà perciò costituito un gruppo di lavoro per stabilire cosà deve essere rivisto nella missione Triton alla luce delle decisioni già raggiunte a livello politico. Inoltre, Frontex ed alcuni Stati europei si sono detti disponibili ad aiutare a sviluppare il Codice di condotta per le navi delle Organizzazioni non governative (ONG) che l’Italia sta mettendo a punto. Secondo il Ministero degli Interni italiano, l’incontro a Varsavia ha rappresentato “un altro passo avanti”.
Dalla riunione, hanno spiegato dal Viminale, si va verso la rinegoziazione dell’operazione “così come avevamo auspicato”.
Bruxelles ha nel frattempo assegnato 6,48 milioni di euro per migliorare le condizioni nei centri delle isole greche di Lesbo e Chios, costantemente sotto pressione e 1,22 milioni di euro per l’attività di accoglienza in Bulgaria. A beneficiare degli aiuti finanziari saranno le attività dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati nei due Paesi. Sulle isole elleniche, l’Alto Commissariato e le autorità greche utilizzeranno i soldi per fornire ai migranti servizi essenziali come l’approvvigionamento di cibo e acqua, l’istruzione, la sanità, e la protezione delle persone vulnerabili.
In Bulgaria, i fondi aiuteranno il monitoraggio delle procedure di asilo e l’offerta di un sostegno legale, psicologico e psicosociale, destinato anche ai minori.
I fondi di emergenza assegnati dall’Unione europea al Governo di Atene ed alle organizzazioni internazionali operanti in Grecia sono, complessivamente, di 361,82 milioni di euro, mentre l’assistenza totale per la gestione dei migranti e delle frontiere in Bulgaria sale a 170 milioni di euro
PER APPROFONDIRE
Dossier del Parlamento europeo sull’Operazione Sophia
Report Parlamento britannico su Operazione Sophia
Come lavora il Parlamento britannico sull’immigrazione
http://www.parliament.uk/business/news/asylum-immigration-and-nationality/immigration/