Importante operazione dei Carabinieri del TPC: recuperati 250 pastori del Settecento napoletano

di Francesca Cannataro

Roma. È stata denominata Start Up l’importante operazione   portata a termine dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale coordinata dalla Procura della Repubblica di Isernia. Le attività d’indagine hanno infatti consentito il recupero di oltre 250 pastori del ‘700, di inestimabile valore artistico e culturale.

L’operazione presentata a Roma, presso la sede del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, dal Procuratore della Repubblica di Isernia, dottor Paolo Albano e dal Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC), Generale di Brigata Fabrizio Parrulli, ha acceso i riflettori sugli approfondimenti investigativi, nell’ambito di un’indagine su furti, commessi in danno di luoghi di culto e istituti religiosi, avvenuti in Comuni ubicati tra l’alto casertano e la provincia di Isernia.

I sequestri dei preziosi manufatti, pastori tutti autentici e realizzati secondo le antiche tradizioni dell’arte presepiale napoletana famosa in tutto il mondo, sono avvenuti a carico di oltre 20 persone, residenti sull’intero territorio nazionale (Bergamo, Salerno, Brescia, Reggio Calabria, diversi comuni dell’hinterland napoletano), raggiunte da informazioni di garanzia per il reato di ricettazione.

L’attenta e dettagliata ricostruzione delle scene presepiali, supportata dal confronto con le informazioni contenute nella Banca dati dei Beni Culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma, al momento, ha consentito di individuare solo 49 pastori, oggetto di 3 importantissimi furti avvenuti, tra il 1999 ed il 2000, presso 2 abitazioni private di Napoli e dalla Chiesa di “Sant’Agnello” della costiera sorrentina.

Uno dei pastori recuperati grazie all’operazione Start Up

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Autore