
Il contesto regionale: tra Cina e Pakistan
La modernizzazione militare non nasce in un vuoto geopolitico.
I recenti scontri con la Cina lungo il confine himalayano e il conflitto armato con il Pakistan di maggio – il più sanguinoso degli ultimi decenni – hanno dimostrato che la minaccia è concreta.
La corsa agli armamenti è dunque risposta a un ambiente ostile: la Cina mostra armi laser nelle sue parate, il Pakistan rimane un avversario tradizionale.
Per Nuova Delhi, rafforzare Esercito, Marina e Aeronautica è questione di sopravvivenza.
Ambizioni navali e deterrenza nucleare
Il piano include l’acquisizione di sistemi di propulsione nucleare per nuove portaerei e navi da guerra, con l’obiettivo di ampliare la proiezione navale nell’Oceano Indiano.
La costruzione di una portaerei a propulsione nucleare, la prima per l’India, rappresenterebbe un salto qualitativo.
Si aggiungono dieci nuove Fregate, Corvette avanzate e centinaia di imbarcazioni veloci: un potenziamento che riflette la volontà di trasformare la Marina indiana in uno strumento di deterrenza e influenza geopolitica.

Potenza terrestre e dominio dell’aria
L’Esercito prevede di sostituire i vecchi T-72 con oltre 1.800 carri armati moderni, affiancati da 300-400 veicoli leggeri e migliaia di missili anticarro.
Si punta anche all’automazione: oltre 700 sistemi robotici e decine di migliaia di munizioni di precisione.
L’Aeronautica investirà in droni stealth, pseudo-satelliti, sistemi laser e centinaia di velivoli di nuova generazione.
Una valutazione strategica
La tabella di marcia riflette un calcolo preciso: scoraggiare la Cina, contenere il Pakistan e dare all’India un peso politico maggiore nei consessi internazionali. Il riferimento ai missili ipersonici segnala che Nuova Delhi non vuole restare indietro nella corsa tecnologica già avviata da Washington, Mosca e Pechino.
Ma ogni salto tecnologico ha un prezzo: con 77 miliardi di dollari di bilancio, l’India è quarta al mondo per spesa militare, dietro solo alle tre superpotenze.
Dimensione geoeconomica
La modernizzazione è anche leva economica.
Rafforzare l’industria nazionale significa ridurre importazioni e attrarre investimenti nel settore della difesa.
Ma resta da capire se l’India saprà sostenere, politicamente e finanziariamente, una trasformazione così ambiziosa.
Conclusione: un futuro da potenza globale?
Con questo piano, l’India non cerca solo di difendersi: punta a un ruolo di potenza regionale e globale.
Se riuscirà, potrà diventare attore imprescindibile nella partita tra Stati Uniti e Cina.
Se fallirà, rischierà di gravare su bilancio e società senza garantire quella sicurezza che oggi promette.
*Presidente Centro Studi Cestudec
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