Interno: il ministro Matteo Piantedosi in visita in Tunisia. Al centro dei colloqui con il suo omologo Kamel Fekih l’implementazione dei programmi congiunti di rimpatrio volontario assistito dal Paese nord africano verso quelli di origine dei migranti

TUNISI. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, si è recato ieri in visita in Tunisia dove è stato ricevuto dal Presidente della Repubblica Kaïs Saïed, e ha incontrato il suo omologo Kamel Fekih.

Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi

Al centro dei colloqui, il comune obiettivo di rafforzare la cooperazione sul piano della sicurezza e su quello del contrasto ai trafficanti di esseri umani.

Durante gli incontri tenutisi, a Tunisi, è stato più volte sottolineato come i rapporti tra i due Governi siano solidi, fondati sulla leale
collaborazione e sulla comunanza di vedute.

L’Italia ha ben presente che il Paese nord africano sta facendo moltissimo per bloccare le partenze e contrastare i trafficanti, che mettono a serio rischio la vita dei migranti e la stessa incolumità dei soccorritori.

In questo contesto si è discusso di implementare programmi congiunti di rimpatrio volontario assistito dalla Tunisia verso i Paesi di origine dei migranti.

Gli sbarchi in Italia sarebbero molto più numerosi senza l’attività messa in campo dalle autorità tunisine che si trovano a contrastare un forte flusso dai Paesi sub-sahariani.

Migranti in Niger

Piantedosi ha espresso a Fekih “il pieno apprezzamento per il rilevante sforzo compiuto dalla Tunisia per sorvegliare le frontiere marittime e terrestri, per contrastare le reti di trafficanti e confiscare le loro imbarcazioni, per soccorrere in mare i migranti e riportarli sulla
terraferma prestando loro assistenza”.

Il sostegno dell’Italia al Governo tunisino  per il controllo delle frontiere terrestri e marittime è concreto e si sta realizzando per mezzo di
piani di assistenza tecnica e forniture.

Nel corso dell’incontro i due ministri hanno condiviso un metodo di lavoro, e forme più intense di collaborazione sul fronte migratorio, anche sul piano investigativo.

L’Italia è anche impegnata per il miglioramento delle condizioni e delle prospettive di vita della popolazione più giovane e per l’attivazione di canali legali di migrazione per istruzione/lavoro e per vulnerabili bisognosi di protezione internazionale.

Ciò nel quadro di una cooperazione che affronti il fenomeno migratorio con un approccio globale.

Entrambi i Paesi intendono lavorare tutti insieme, in collaborazione con l’Unione Europea e le organizzazioni internazionali, per affrontare e governare i flussi migratori è fondamentale.

L’Italia è grata alle autorità tunisine per l’impegno su questo delicato fronte, e sono già stati fissati ulteriori incontri a
livello tecnico per proseguire con azioni congiunte in attuazione delle strategie elaborate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Autore