Kuwait City. Passaggio di consegne (transfer of authority), ieri, nella base di Ahmed Al Jaber in Kuwait, tra i velivoli AMX ed i caccia Eurofighter schierati nel Paese per l’operazione “Prima Parthica” che costituisce il contributo della Difesa alla coalizione internazionale di contrasto al DAESH.
A presenziare all’attività, il Generale di Squadra aerea Ferdinando Giancotti, comandante della Squadra Aerea dell’Aeronautica Militare, in rappresentanza del capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli.
“Questa cerimonia – ha sottolineato il Generale Giancotti – rende omaggio ad un lavoro duro e silenzioso svolto in condizioni climatiche particolarmente difficili e sempre con risultati eccellenti. Il personale del Task Group Black Cats ha condotto egregiamente le operazioni insieme ai colleghi di tutta la Task Force Air, dando un concreto e sensibile contributo alla coalizione internazionale per la sicurezza dell’area”.
Il “Task Group Black Cats” è stato ricostituito sulla base di Al Jaber nel giugno 2016, dopo l’impegno operativo in Afghanistan. Ha operato in stretta sinergia con gli altri assetti della coalizione, fornendo un contributo determinante alle operazioni (6 mila ore di volo svolte e circa 17 mila punti d’interesse e prodotti intelligence realizzati grazie ai sistemi di ricognizione di cui è equipaggiato il velivolo AMX) che si aggiunge a quello espresso a partire dal 2014 dalle altre componenti dell’Aeronautica Militare schierate in Kuwait alle dipendenze dell’Italian National Contingent Command AIR (IT NCC Air)/Task Force Kuwait.
Un assetto, l’AMX, che nel 1999 veniva impiegato per la prima volta fuori dai confini nazionali nell’operazione NATO “Allied Force” nella ex-Jugoslavia e che nei successivi venti anni di vita operativa è stato per gran parte impegnato in operazioni reali.
Il nostro Paese partecipa alla coalizione multinazionale contro i terroristi del DAESH in Iraq e Siria operando, con le altre forze dei vari Paesi che hanno espresso l’intendimento di aderire alla coalizione ai sensi dell’articolo 51 della Carta dell’ONU, nonché delle risoluzioni numero 2170 (2014) del 15 agosto 2014 e numero 2178 (2014) del 27 settembre 2014, sulla base della richiesta di soccorso presentata il 20 settembre 2014 dal rappresentante permanente dell’Iraq presso le Nazioni Unite al presidente del Consiglio di Sicurezza.
I compiti del contingente italiano sono di contribuire con personale qualificato agli staff dei comandi della coalizione, attività Air-to Air refueling a favore degli assetti aerei della coalizione, ricognizione e sorveglianza con velivoli e aerei a pilotaggio remoto, addestramento delle Forze di Sicurezza curde ed irachene.
Con questo passaggio le attività operative dei velivoli italiani restano immutati: I quattro caccia F-2000 saranno infatti impiegati in missioni di ricognizione e sorveglianza aerea (Intelligence, Surveillance and Reconnaissance – ISR) per continuare ad assicurare alla coalizione il contributo richiesto in termini di monitoraggio e controllo dall’alto del teatro di operazioni, suggellando la loro vocazione multiruolo.
L’attività dei caccia Eurofighter, che per la prima volta vengono rischierati fuori dai confini nazionali con questi compiti specifici, si andrà ad affiancare a quella degli aeromobili a pilotaggio remoto Predator, sempre per attività ISR, e a quella di rifornimento in volo con il tanker KC-767A, a supporto sia dei velivoli italiani sia di quelli della coalizione.
Si tratta di un nuovo impegno in campo internazionale per gli Eurofighter dell’Aeronautica Militare che, nel 2011, hanno partecipato all’operazione di coalizione internazionale “Unified Protector” e sono stati impegnati per la difesa aerea in ambito NATO nelle operazioni di Air Policing in Lituania, Estonia, Bulgaria, Islanda.
L’Eurofighter, la cui missione principale è la difesa aerea, grazie ai sensori degli apparati da ricognizione “Reccelite” con cui è equipaggiato sarà in grado di fornire alla coalizione, sia di giorno che di notte, prodotti fotografici ad altissima risoluzione su obiettivi terrestri.
Le informazioni ed i contributi raccolti ed inviati in tempo reale a terra vengono poi valorizzati da cellule intelligence specializzate e rese disponibili sotto forma di analisi.
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