Di Paola Ducci*
TEL AVIV (nostro servizio particolare). Impossibile non conoscere l’UZI e le sue varianti: è stato utilizzato in centinaia di film d’azione, programmi televisivi, video musicali e videogiochi e forse per questo è così noto al grande pubblico.
E’ una di quelle armi quasi universalmente riconoscibili da chiunque, come l’M16, l’AK47 e la GLOCK.
L’UZI è stato introdotto per la prima volta in Israele all’inizio degli anni ’50 ed è stato utilizzato fino ai giorni nostri da diverse Forze Armate, compresa la guerra in corso tra Russia e Ucraina.

Il “padre” dell’UZI, Gotthard Glas, nasce nel 1923 nella Germania di Weimar da una famiglia ebrea e si trasferisce in Inghilterra nel 1933 dopo l’ascesa al potere dei nazisti. Nel 1936 si trasferisce nel Kibbutz Yagur, in quello che allora era il Mandato Britannico della Palestina e cambia anche il suo nome in Uziel Gal.
Fin da giovane, Gal era interessato all’ingegneria delle armi, così interessato che a 15 anni progettò la sua prima pistola automatica che sparava frecce.
A 20 anni, ormai membro della Forza di Difesa “Haganah”, fu arrestato dalle truppe britanniche per aver portato con sé una pistola (all’epoca vietata agli ebrei in Israele).
Trascorse tre anni in prigione durante i quali studiò ingegneria meccanica per poi essere graziato nel 1946.

All’età di 24 anni si arruolò in quella che oggi è nota come Forza di Difesa israeliana (IDF) durante la guerra d’indipendenza israeliana del 1948, dove combatté nel nord di Israele e proprio a Yagur dimostrò per la prima volta il suo prototipo di mitragliatrice fatta in casa.
In quel periodo il Capitano Gal fu mandato a lavorare presso le Israel Military Industries, dove il suo UZI entrò in produzione nel 1950 e fu adottato ufficialmente nel 1951 per essere poi utilizzato per la prima volta dalle forze speciali dell’IDF nel 1954 e ne furono prodotti oltre 10 milioni di esemplari. Uziel non voleva che la pistola portasse il suo nome, ma la sua popolarità fu tale che le sue richieste furono ignorate.
Nel 1958 divenne il primo destinatario dell’Israel Security Award, conferitogli dal primo ministro israeliano David Ben-Gurion.

Uziel rimase nell’IDF fino al 1975 con il grado di Tenente Colonnello, poi, ormai in pensione, si trasferì negli Stati Uniti: qui, nel 1978, fu contattato dal proprietario di Action Arms per portare il suo Uzi sul mercato civile statunitense.
Il primo modello civile previsto fu inviato all’ATF per l’approvazione ma fu rapidamente negato in quanto considerato facilmente convertibile in una mitragliatrice.
Poiché si trattava semplicemente di una mitragliatrice UZIi con canna da 16 pollici e una barra metallica saldata nel telaio dell’impugnatura rimovibile per impedire che il selettore fosse commutato in full auto, è abbastanza ovvio il motivo per cui fu negata l’importazione di questo modello originale come semiautomatico.
Uziel lavorò per progettare una versione realmente semiautomatica del suo progetto che includeva una barra d’acciaio saldata all’interno della carcassa per impedire l’installazione di un otturatore automatico e il passaggio a un otturatore chiuso, oltre a molte altre modifiche minori.
Con un modello appena approvato per l’importazione, l’arma fu presentata per la prima volta al pubblico in occasione dello SHOT Show del 1980, ricevendo inizialmente un numero di ordini significativamente superiore alle aspettative, pari a 7 mila.
Nei primi tre anni riuscirono a vendere più di 36 mila UZI semiautomatici.
Nel 1989 entrò in vigore il divieto di importazione di armi d’assalto in America ma l’arma continua a venire prodotto ancora oggi, sia su licenza che senza.
Negli ultimi anni di vita Uziel ha collaborato con Ruger per lo sviluppo della pistola Ruger MP9 e per una serie di altri piccoli progetti.
Uziel Gal sarà ricordato per l’importante servizio reso a Israele, per la sua straordinaria creatività e naturalmente per l’iconica arma.
*Editor per l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Difesa
©RIPRODUZIONE RISERVATA

