Di Valeria Fraquelli
Kidal (Mali). In Mali la minaccia di IED è sempre presente. Lo evidenziano, ogni giorno nei loro report, i militari francesi impiegati nella missione Barkhane.
L’assistenza dei reparti del Genio è fondamentale per ogni attività fuori delle basi. Gli ordigni improvvisati sono praticamente letali nella zona di Kidal perché vengono nascosti ovunque. Può capitare di trovarli nelle stanze di una casa che sembra, all’apparenza, sicura ma che in realtà nasconde una terribile minaccia. Così come un IED è facilmente occultabile nei giocattoli dei bambini.
Sono moltissimi i civili che restano gravemente feriti. E per questi problemi, la missione Barkhane spende molto tempo nel mettere in sicurezza la zona, anche con l’aiuto di cani anti esplosivo.
La presenza dei soldati francesi impiegati nella missione consente di raccogliere informazioni importantissime nell’ambiente cittadino ed aiuta a rassicurare la popolazione.
Raccogliere quante più informazioni possibili è fondamentale perché queste zone del Sahel sono quelle che si dimostrano utili nel prevenire eventuali attentati jihadisti. Le informazioni dicono quali sono le strade più rischiose e dove si trovano potenziali nemici. In molti casi, grazie a questo passaggio di notizie vengono scoperti miliziani jihadisti che vengono assicurati alla giustizia.
Molti i checkpoint nelle strade che servono per controllare tutte le auto, nessuna esclusa, ed assicurarsi che a bordo non ci siano nemici o immigrati clandestini pronti ad iniziare il loro lungo e disperato viaggio verso l’Europa. Non bisogna dimenticare che dal Sahel partono ogni giorno milioni di prsone che poi finiscono nelle mani di trafficanti e signori della guerra.
Appena arrivano, i Genieri iniziano la loro procedura di ricerca di esplosivi in giornata caldissime (sui 42 gradi all’ombra). Racconta un Geniere: “Ho appena 22 anni, questa è la mia seconda operazione esterna, la prima in Mali. Mi sento davvero utile e misuro quanto sia necessaria una preparazione fisica e tecnica” per svolgere la propria attività.
Solo parlando con la gente del posto si capisce che qui ci sono tanti problemi. Spesso mancano le cose basilari come cibo, acqua, energia elettrica ed i militari della missione Barkhane sanno bene che fin quando ci sarà un enorme tasso di povertà e di abbandono scolastico sarà facile dare spazio all’odio ed alla radicalizzazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA