Pristina. Sono 270 le donne soldato della Kosovo-Force (KFOR), la missione della NATO che opera dal 1999 per garantire sicurezza e libertà di movimento ai cittadini kosovari.
Assolvono gli stessi compiti dei colleghi uomini e sono inquadrate in reparti di fanteria, pilotano elicotteri e mezzi blindati, svolgono professioni sanitarie, lavorano negli uffici stampa e fanno parte dei team di monitoraggio e collegamento della missione iniziata nel 1999 e oggi guidata dall’Italia, per il settimo anno consecutivo.
KFOR conta su un organico di 3.500 militari di 28 nazioni e promuove l’uguaglianza di genere, adottando la prospettiva di genere nelle operazioni.
La presenza delle donne nei contingenti militari si rivela un valore aggiunto, quando si tratta di facilitare il dialogo con le comunità femminili locali, nei contesti delle missioni di peacekeeping all’estero.
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