Kosovo, il sottosegretario alla Difesa Alfano ed il tenente colonnello Paglia in visita al contingente italiano

Pristina. Il sottosegretario di Stato alla Difesa, Gioacchino Alfano ha trascorso quattro giorni in Kosovo con il contingente militare italiano della Kosovo Force (KFOR) insieme alla medaglia d’oro al valor militare, il tenente colonnello Gianfranco Paglia, consigliere del ministro della Difesa, Roberta Pinotti e consigliere nazionale della FITET (Federazione italiana tennistavolo).

L’arrivo del sottosegretario alla Difesa, Alfano all’aeroporto militare di Pristina

Il ssottosegretario è stato accolto nella base militare di “Villaggio Italia” dal colonnello Enzo Ceruzzi, comandante del Multinational Battle Group West (MNBG-W).

Nel corso dell’incontro è stato aggiornato sulla situazione operativa nel settore occidentale del Kosovo. In particolare il comandante del MNBG-W ha presentato un’analisi sulle linee direttrici della missione definite dalla risoluzione 1244 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che si esprimono a livello tattico con la protezione del Monastero di Decane in qualità di primi responsabili (first responder), con l’attività di pattugliamento tesa a garantire la libertà di movimento, con le attività operative congiunte alle Forze di Sicurezza Kosovare e alle Forze Armate Serbe per il controllo del territorio lungo la linea amministrativa di demarcazione (Administrative Boundary Line) tra il Kosovo e la Serbia e con le attività di realizzazione di progetti della Cooperazione Civile e militare (CIMIC) a favore degli enti e delle istituzioni locali che rappresentano la popolazione kosovara.

Alfano ha incontrato il personale dell’Esercito, dell’Aeronautica, della Marina e dei Carabinieri del Multinational Battle Group West rivolgendo loro il messaggio di ringraziamento ed apprezzamento, a nome del Governo italiano, per la meritoria opera svolta in un contesto multinazionale e interforze dove tutti gli sforzi, unitamente alle attività, si sviluppano in stretto coordinamento con il Paese ospitante. La sinergia con le istituzioni kosovare e con gli stakeholders della comunità internazionale hanno contribuito ad un sostanziale e sostenibile miglioramento della qualità della vita della popolazione kosovara.

Il sottosegretario ed il tenente colonnello Paglia, insieme al presidente della federazione kosovara del Tennistavolo (FPPK), Nehat Citaku ed al tecnico della Federazione italiana tennistavolo (FITET) Fabio Di Silvio, con il patrocinio del Comitato olimpico nazionale italiano ed il Comitato italiano paralimpico, hanno presentato ai media kosovari il progetto di diffondere la disciplina del tennistavolo tramite lo svolgimento di un torneo tra gli atleti della Federazione kosovara e i militari italiani e stranieri di KFOR.

Il comandante del MNBG-W, colonnello Ceruzzi consegna il crest al tenente colonnello Paglia

“La multietnica composizione della squadra kosovara ha dimostrato come lo sport riesca ad abbattere ogni tipo di barriera e a favorire lo spirito di squadra – ha dichiarato il tenente colonnello Paglia – sottolineando l’importanza del rispetto delle regole e delle persone nell’ambito delle competizioni sportive come nella vita”.

Il Sottosegretario ha visitato anche il Monastero di Decane, patrimonio mondiale dell’UNESCO , vigilato costantemente dai militari del MNBG-W su base 3° Reggimento della Brigata Alpina “Julia”, il centro storico di Peja/Pecˈ, esempio concreto di come KFOR abbia contribuito nel tempo a migliorare le condizioni socio-economiche dell’area, e la città di Mitrovica e il simbolico ponte di Austerliz, presidiato dai Carabinieri della Multinational Specialized Unit (MSU) di KFOR, al comando del colonnello Fabio Cagnazzo.

La visita si è conclusa a Pristina presso il Quartier Generale multinazionale di KFOR con l’incontro con il comandante della Kosovo Force (KFOR), Generale di Divisione Giovanni Fungo.

Il Generale Fungo ed il sottosegretario alla Difesa hanno discusso sull’attuale situazione in Kosovo e del ruolo fondamentale di KFOR nel garantire un ambiente sicuro e la libertà di movimento necessarie premesse allo sviluppo economico e sociale della regione.

Il sottosegretario Alfano con il comandant di KFOR, Generale di Divisione, Fungo ed i comandanti dI MSU

In particolare, Alfano ha sottolineato il notevole contributo fornito alla NATO dalle Forze Armate italiane, presenti in Kosovo dal 1999, per la stabilizzazione di questa delicata zona dei Balcani che rappresenta una delle regioni di maggiore interesse geopolitico e strategico per il nostro Paese.

Ha poi incontrato il personale delle Forze Armate italiane che opera nel Quartier Generale di KFOR esprimendo il suo apprezzamento per tutti gli uomini e le donne con le stellette del contingente italiano che da sempre garantiscono sicurezza e favoriscono lo sviluppo economico, sociale e politico del Kosovo e più in generale dell’area balcanica.

L’Italia è uno dei principali Paesi contributori alla missione NATO in Kosovo, con circa 550 militari impiegati e ne detiene per il quarto anno consecutivo la leadership con il Generale Fungo al comando di oltre 5000 militari appartenenti a 29 Nazioni.

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