Kuwait e Germania: il difficile cammino verso l’accordo C-UAS SkyShield di Rheinmetall

Di Giuseppe Gagliano*

KUWAIT CITY. Nel cuore del Golfo Persico, il Kuwait si trova a un bivio strategico.

Sabah Al Ahmad Al Sabah. Emiro del Kuwait

 

Con le minacce aeree in evoluzione – dai droni armati ai missili da crociera – il piccolo ma cruciale Stato del Golfo sta cercando di rafforzare le sue difese aeree.

Un Eurofighter Typhoon per il Kuwait Air Force

 

In questo contesto, il sistema SkyShield di Rheinmetall, un avanzato sistema di difesa aerea a corto raggio (SHORAD), è sotto la lente di ingrandimento delle autorità kuwaitiane.

Il sistema SkyShield di Rheinmetall

 

Tuttavia, nonostante il potenziale dell’hardware tedesco, le relazioni di difesa tra Kuwait e Germania sono ostacolate da una serie di barriere politiche, tecniche e strategiche che relegano

Berlino fuori dalla cerchia ristretta dei fornitori preferiti del Kuwait. Ecco una disamina approfondita degli ostacoli, delle aspettative kuwaitiane e delle possibili alternative in gioco.

Gli ostacoli alle relazioni di difesa tra Kuwait e Germania

Le relazioni di difesa tra Kuwait e Germania non sono mai state un’autostrada senza intoppi.

Diversi fattori storici, politici e pratici hanno contribuito a mantenere Berlino in una posizione di secondo piano rispetto a fornitori come Stati Uniti, Francia e Regno Unito, che dominano il mercato della difesa kuwaitiano.

1. Restrizioni tedesche sull’export di armi: La Germania ha una delle politiche più restrittive al mondo in materia di esportazione di armamenti, guidata da considerazioni etiche e da un rigoroso controllo parlamentare. Le vendite di armi a Paesi del Medio Oriente, incluso il Kuwait, sono spesso soggette a scrutini approfonditi, con il rischio di veti da parte del Bundestag. Questo approccio ha generato frustrazione in Kuwait, che cerca partner affidabili in grado di garantire consegne rapide e senza intoppi burocratici. Le esitazioni tedesche, percepite come incertezze, contrastano con l’approccio più fluido di Washington o Parigi.

2. Competizione geopolitica e alleanze consolidate: Il Kuwait è un alleato strategico degli Stati Uniti, che ospitano una presenza militare significativa nel Paese, con basi come Camp Arifjan e l’accesso a infrastrutture chiave. Gli Stati Uniti forniscono al Kuwait sistemi avanzati come i missili Patriot PAC-2 e PAC-3, testati con successo negli ultimi anni. Questa relazione privilegiata, rafforzata da un Accordo di Cooperazione alla Difesa, rende difficile per la Germania inserirsi come partner primario. Inoltre, il Kuwait tende ad agire in concerto con gli altri membri del Consiglio di Cooperazione del Golfo, dove fornitori americani e britannici dominano il mercato.

3. Questioni tecniche e operative: Sebbene il sistema SkyShield di Rheinmetall sia tecnologicamente avanzato, con cannoni Oerlikon da 35 mm e munizioni AHEAD progettate per neutralizzare droni e missili a corto raggio, il Kuwait ha sollevato preoccupazioni sulla sua integrazione con i sistemi esistenti. Il Kuwait opera già sistemi Skyguard e Spada 2000, una variante migliorata dello Skyguard, che sono ben collaudati ma datati. L’adozione dello SkyShield richiederebbe investimenti significativi in formazione, infrastrutture e logistica, un costo che il Kuwait valuta attentamente rispetto alle alternative.

4. Mancanza di una relazione consolidata: A differenza di altri Paesi del Golfo, come gli Emirati Arabi Uniti, che hanno siglato accordi con Rheinmetall per sistemi come il missile SkyKnight integrato nell’Oerlikon Skynex, il Kuwait non ha una storia recente di collaborazione significativa con la Germania. La lunga dipendenza da fornitori occidentali tradizionali e la presenza di infrastrutture di addestramento Rheinmetall già esistenti per i sistemi Skyguard non sono state sufficienti a superare la diffidenza verso un partner percepito come meno affidabile.

Il punto di vista del Kuwait sullo SkyShield di Rheinmetall

Il sistema SkyShield, sviluppato da Oerlikon Contraves, è progettato per contrastare minacce aeree a corto raggio, come droni, elicotteri e missili da crociera, con un’architettura modulare che include cannoni da 35 mm, radar e munizioni AHEAD.

Il Kuwait considera il sistema una potenziale aggiunta al suo arsenale, soprattutto alla luce delle crescenti minacce asimmetriche nella regione, come gli attacchi Houthi con droni in Yemen e le tensioni con l’Iran, che dispone di una crescente capacità missilistica.

Tuttavia, il Kuwait non è ancora convinto che SkyShield sia la scelta ottimale. La valutazione tecnica in corso si concentra su diversi aspetti:

Efficacia contro minacce moderne: SkyShield è progettato per affrontare micro-droni e missili a corto raggio, ma il Kuwait sta valutando se il sistema possa essere integrato con sensori avanzati per contrastare minacce più complesse, come sciami di droni o missili balistici a bassa quota.

Flessibilità e modularità: Il Kuwait apprezza la capacità di SkyShield di operare in rete con altri sistemi di difesa, come l’IRIS-T SLM o il Patriot, ma teme che l’integrazione possa richiedere tempi e costi eccessivi rispetto a sistemi concorrenti.

Costi di manutenzione e addestramento: Rheinmetall ha una lunga esperienza in Kuwait con i sistemi Skyguard, ma l’aggiornamento a SkyShield richiederebbe un nuovo programma di formazione per le forze kuwaitiane, un investimento che il governo vuole minimizzare in un contesto di bilancio limitato.

Il Kuwait guarda anche alle esperienze di altri Paesi.

Ad esempio, il Qatar ha acquisito il sistema Skynex, una variante di SkyShield, dimostrando l’efficacia del sistema in contesti regionali.

Tuttavia, il Kuwait sembra più cauto, preferendo una valutazione approfondita prima di impegnarsi.

I prerequisiti del Kuwait per un accordo con la Germania

Per procedere con l’acquisto di SkyShield, il Kuwait ha posto una serie di condizioni che riflettono la sua cautela strategica e le priorità nazionali:

1. Garanzia di consegne rapide e senza restrizioni: Il Kuwait richiede che la Germania semplifichi il processo di approvazione delle esportazioni, evitando ritardi o veti politici.

2. Supporto tecnico e trasferimento di know-how: Il Kuwait insiste su un pacchetto completo che includa addestramento, manutenzione e trasferimento tecnologico, comprese la creazione di centri di formazione locali.

3. Integrazione con i sistemi esistenti: SkyShield deve essere compatibile con le infrastrutture di difesa kuwaitiane, come i Patriot e gli Spada 2000, per evitare una costosa revisione delle capacità esistenti.

4. Competitività economica: Con un bilancio sotto pressione a causa dei bassi prezzi del petrolio, il Kuwait cerca un accordo economicamente vantaggioso.

5. Tempistiche stringenti: Il Kuwait ha indicato un intervallo di tempo limitato per la Germania per soddisfare queste condizioni, con una finestra di 12-18 mesi. In caso contrario, il Paese è pronto a rivolgersi ad altri fornitori.

Opzioni alternative: il piano B del Kuwait

Se la Germania non riuscisse a soddisfare i prerequisiti kuwaitiani, il Paese ha già diverse alternative sul tavolo:

1. Sistemi americani come Patriot e THAAD

Un sistema missilistico Patriot

2. Sistemi europei come l’IRIS-T SLM o l’EMADS

3. Soluzioni regionali come il missile SkyKnight degli Emirati Arabi Uniti

4. Sistemi russi o cinesi, anche se meno probabili a causa delle tensioni geopolitiche e della dipendenza dagli Stati Uniti

Un equilibrio precario: il futuro delle relazioni Kuwait-Germania

L’interesse del Kuwait per il sistema SkyShield di Rheinmetall rappresenta un’opportunità per la Germania di rafforzare la sua presenza nel mercato della difesa del Golfo, ma gli ostacoli sono significativi.

La rigidità delle politiche tedesche sull’export, la concorrenza di fornitori consolidati e le esigenze tecniche del Kuwait richiedono a Berlino un cambio di passo.

Nel frattempo, il Kuwait si muove con pragmatismo, bilanciando la necessità di modernizzare le sue difese aeree con le realtà di un bilancio limitato e un panorama geopolitico complesso.

Se la Germania non riuscirà a soddisfare le condizioni di Kuwait City entro la scadenza, il Paese non esiterà a guardare altrove.

In questo gioco di equilibri, il destino dell’accordo SkyShield non è solo una questione di tecnologia, ma un test cruciale per le ambizioni della Germania di diventare un attore di primo piano nella difesa del Golfo.

* Presidente Centro Studi Cestudec

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