La precisione degli orologi atomici di Leonardo anche per Galileo Second Generation

Roma. La Commissione europea e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) scelgono Leonardo per la realizzazione degli orologi atomici all’idrogeno di Galileo Seconda Generazione, il sistema di navigazione satellitare dell’UE sviluppato dall’ESA e dall’industria europea. L’azienda ha infatti siglato un contratto con ESA per la fornitura diretta dei PHM (Passive Hydrogen Maser) per i nuovi 12 satelliti.

Il PHM di Leonardo è il più accurato orologio atomico mai realizzato per applicazioni spaziali, accumula un errore di un secondo ogni tre milioni di anni, ed è tra gli elementi cruciali per la superiorità di Galileo che vanta una precisione a terra di circa 30 cm. Dopo aver lavorato su oltre 70 orologi per la prima generazione di Galileo, Leonardo fornirà due maser per ogni nuovo satellite. I primi 12 esemplari saranno consegnati nel 2023.

L’azienda metterà inoltre a disposizione le proprie competenze per il supporto in orbita: un team altamente qualificato potrà fornire assistenza e consulenza all’Agenzia dell’Unione europea per il programma spaziale (EUSPA), exploitation manager di Galileo, nell’analisi dell’operatività degli strumenti, migliorando i servizi di customer support per i partner europei.

Leonardo Passive Hydrogen Maser01_

“Ringraziamo la Commissione europea e l’ESA per la fiducia che hanno rinnovato alla nostra azienda, scegliendola anche per la Seconda Generazione di un programma fondamentale per l’Europa.

Orgogliosi di questo successo, siamo costantemente al lavoro per sviluppare orologi sempre più performanti, compatti e precisi, per la navigazione satellitare sul nostro Pianeta e, un giorno, sulla Luna o su Marte” ha dichiarato Giovanni Fuggetta, Responsabile dell’Area di Business Spazio nella Divisione Elettronica di Leonardo.

Per la realizzazione dei nuovi orologi atomici, prodotti nello stabilimento di Nerviano, Leonardo aumenterà le capacità produttive dell’area dedicata al loro sviluppo, ampliandola con due camere schermate, due di termovuoto esterne, un’area per lo storage a terra degli orologi, e una dedicata al collaudo e integrazione delle schede elettroniche, per garantire la produzione di due orologi ogni sei settimane. L’approccio si basa sul “lean manufacturing”, cioè sulla minimizzazione degli sprechi a favore dell’efficienza e sostenibilità della produzione, in linea con il piano strategico “Be Tomorrow –

Leonardo 2030”, che ha tra i suoi obiettivi lo sviluppo di un’industria 4.0 pronta ad affrontare le sfide del futuro, anche attraverso digitalizzazione dei sistemi e utilizzo dell’intelligenza artificiale.

 

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