A l’Aquila la “Perdonanza” con il Sottosegretario alla Difesa

Il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Domenico Rossi, ha partecipato alla 723esima edizione della “Perdonanza Celestiana” che si è tenuta a L’Aquila il 28 agosto.
Il nome Perdonanza deriva proprio dalla Bolla del Perdono, custodita nella cappella blindata della Torre civica del Palazzo Comunale fino al terremoto del 2009. La cerimonia del Perdono ha avuto la sua continuità anche dopo il terremoto del 2009 che ha raso al suolo il centro storico dell’Aquila e dei suoi borghi, sventrato palazzi e beni architettonici di pregio, provocato la morte di 309 persone, stravolto la vita sociale, economica e amministrativa di una intera collettività. La Basilica di Collemaggio, sventrata dal sisma e sorretta da impalcature di metallo per scongiurarne ulteriori crolli, è stata il simbolo nel dopo sisma di una città e della sua voglia di vivere. Il rito dell’apertura della Porta Santa si è ripetuto nel 2009 come i sette secoli precedenti seppur con le obbligate limitazioni dovute per motivi di sicurezza.

Il Sottosegretario Rossi, primo da sinistra, alla cerimonia con le autorità cittadine

“Una cerimonia di grande valenza religiosa, e di grande significatività sociale perché vuole mantenere inalterato nel tempo e trasmettere alle nuove generazioni un messaggio universale di speranza, solidarietà e coraggio, valori di cui questa città è testimonianza e simbolo”, ha detto il Sottosegretario Rossi.
Pace, solidarietà e riconciliazione, sono infatti concetti cardine della Bolla del Perdono che da oltre settecento anni è un invito simbolico alla pace tra tutti i popoli.
Rossi ha poi ricordato i giorni del terremoto “a quel drammatico evento voglio fare oggi riferimento per rinnovare la commossa vicinanza, mia personale, e di tutti gli italiani ai familiari delle vittime e per rendere omaggio a una città e ad una comunità che pur tra mille difficoltà, ha saputo rialzarsi e intraprendere con coraggio e determinazione il difficile cammino della ricostruzione”, ha detto il Sottosegretario Rossi, ricordando anche “la presenza dei militari che insieme alle altre componenti dello Stato, erano lì, con la loro forza, la loro generosità, la loro umanità, per soccorrere, per rassicurare, per riportare la normalità dopo un evento così tragicamente eccezionale.”

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