PARIGI. Sarà sviluppato da Leonardo il sistema di missione dell’Eurodrone, il velivolo a pilotaggio remoto di classe MALE (Medium Altitude Long Endurance) destinato a rafforzare l’autonomia strategica dell’Europa nel campo della difesa con sistemi operativi indipendenti ad alte prestazioni.
L’Airborne Mission System (AMS) del velivolo integra una suite di sensori avanzati, tra cui il radar e il Multi Purpose Mission Computer (MPMC).
All’interno del programma, il cui valore complessivo ammonta a sette miliardi di euro, Leonardo gioca un ruolo chiave, grazie al workshare industriale sull’elettronica di bordo e sulla componente aerostrutture, che prevede oltre all’AMS, l’Airborne Electrical & Enviromental Control System, l’Airborn Armament System e la progettazione e produzione dell’intero complesso alare del velivolo.
Grazie all’avanzata suite di sensori che caratterizzano l’Airborne Mission System, l’Eurodrone potrà svolgere missioni di Intelligence, Surveillance, Reconaissance (ISR) su mare e terra, raccogliendo ed integrando, anche in condizioni operative critiche, i dati provenienti dai diversi sensori di bordo, nonché di registrarli e inviarli alla stazione di terra e alle unità cooperanti, al fine di fornire un quadro tattico completo.
La fusione in tempo reale delle informazioni ha il vantaggio di ridurre al minimo i tempi e gli sforzi richiesti agli operatori per analizzare e comprendere gli eventi in corso nell’area d’interesse, accelerando di conseguenza i tempi di risposta lungo l’intera catena di comando.
Le fasi di progettazione, sviluppo, integrazione e produzione del sistema AMS saranno condotte nello stabilimento Leonardo di Caselle Torinese. L’azienda sarà inoltre coinvolta nel supporto all’integrazione dei prototipi sulla base di Manching e alle attività di flight test in volo nei poligoni di riferimento.
Attraverso la partecipata MBDA, Leonardo si occuperà poi dell’integrazione del missile aria-superficie Brimstone. Il sistema d’arma consentirà alla piattaforma di ingaggiare e neutralizzare una vasta gamma di minacce statiche e in movimento, H24 in ogni condizione meteo.
Il programma multinazionale gestito da OCCAR (Organisation Conjointe de Coopération en Matière d’Armement) vede ad oggi la partecipazione di Germania, Spagna, Francia e Italia, conta ordini per venti sistemi, ognuno comprendente due stazioni di terra e tre aerei, più Ground Support Equipment, parti di ricambio, formazione e cinque anni di assistenza nelle fasi iniziali del servizio.
Le tecnologie innovative di cui si avvarrà la piattaforma, pensata a scopo dual-use, gli consentiranno di diventare uno dei pilastri di ogni sistema aereo di nuova generazione a beneficio di Governi e Forze Armate.
Il drone bimotore è il primo sistema aereo senza pilota progettato per volare in spazi aerei non segregati e il suo design modulare si tradurrà in avanzate capacità operative per missioni di tipo ISTAR (Intelligence, Surveillance, Target Acquisition, and Reconnaissance), contribuendo ad ampliare la base tecnologica indipendente nel settore uncrewed.
Il sistema ITAR free offrirà ai produttori una vasta gamma di opportunità nelle attività di sviluppo, produzione e gestione operativa e genererà 7.000 posti di lavoro altamente qualificati in Europa. L’approccio digitale nel design, produzione e servizi del drone consentirà infine significativi miglioramenti nei tempi di sviluppo, nella qualità e nella riduzione dei costi.
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