Roma. Il Consiglio di Amministrazione di Leonardo ha approvato, ieri, all’unanimità i risultati del primo trimestre 2020.
Per l’amministratore delegato, Alessandro Profumo, i risultati “sono stati in linea con le attese fino all’impatto del COVID-19. Abbiamo reagito immediatamente alla pandemia con l’obiettivo prioritario di assicurare la piena tutela della salute e della sicurezza delle nostre persone, preservando la continuità del business e della produzione”.
“Abbiamo rallentato ma mai fermato le attività – ha aggiunto Profumo – essendo un business strategico per i nostri clienti nei Paesi chiave. Stiamo supportando le istituzioni con i nostri prodotti e tecnologie, utilizzando gli elicotteri in configurazione EMS per il trasporto di pazienti, il C27J per il trasporto di materiale sanitario e stiamo fornendo comunicazioni protette. I nostri servizi satellitari stanno garantendo la connettività e la cyber security sta supportando il lavoro da remoto e prevenendo attacchi informatici”.
Il Gruppo non è ancora in grado di quantificare l’impatto del COVID-19 nell’anno in corso ma, come ha evidenziato l’amministratore delegato “crediamo fermamente nei nostri solidi fondamentali e rimaniamo interamente focalizzati sull’esecuzione del Piano Industriale volto a creare valore per tutti i nostri stakeholder”.
Questi, in dettaglio, i risultati del primo trimestre 2020. I quali, dopo un solido inizio d’anno a livello commerciale e industriale, risentono, a partire dal mese di marzo, dei primi effetti del virus che ha condizionato la performance del Gruppo.
In particolare si sono registrati:
- rallentamenti delle attività produttive in conseguenza delle azioni poste in essere, in linea con le indicazioni Governative (revisione dei processi industriali e dell’organizzazione del lavoro per garantire il distanziamento sociale, sanificazione degli ambienti), per la tutela della salute dei lavoratori con conseguente riduzione delle ore produttive sviluppate nel mese di marzo e minore efficienza
- minori avanzamenti sui programmi a seguito dei rallentamenti sopra citati, delle restrizioni sugli spostamenti delle risorse e dell’impossibilità di accedere ai siti dei clienti, nonché della iniziale minore efficienza indotta dalla riconfigurazione di parte delle attività in modalità smart working
- slittamento di consegne per l’impossibilità da parte dei clienti di effettuare le fasi di test e accettazione delle macchine, con particolare riferimento ai velivoli ATR ed agli elicotteri civili
- nel trimestre si sono registrati i primi segnali di un calo della domanda nel mercato civile indotta dal severo rallentamento del settore del trasporto su scala mondiale, che sta impattando i produttori di aerei e conseguentemente condizionerà i volumi produttivi delle aerostrutture nonché le previsioni di vendita di elicotteri civili e velivoli ATR
- effetti alla data trascurabili sulla supply-chain, che rimane tuttavia un elemento di estrema attenzione.
Ecco le principali variazioni che hanno caratterizzato l’andamento del Gruppo rispetto al precedente esercizio.
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- Ordini: pari a 3.421 milioni di euro, presentano, rispetto ai primi tre mesi del 2019 (2.518 milioni), un incremento pari al 35,9%, dovuto principalmente agli elicotteri e, in misura inferiore, all’Aeronautica
- Portafoglio ordini: pari a 37 mila milioni di euro, assicura una copertura in termini di produzione equivalente pari a circa 2,5 anni
- Ricavi: pari a 2.591 milioni di euro, presentano, rispetto ai primi tre mesi del 2019, una leggera flessione (134 milioni di euro, pari al 4,9%) principalmente riconducibile ai rallentamenti registrati negli elicotteri ed in particolare alle minori consegne attribuibili all’effetto COVID-19
- EBITA: pari a 41 milioni di euro (ROS del 1,6%) presenta, rispetto al primo trimestre del 2019, un decremento di 122 milioni di euro dovuto sempre agli effetti legati al Coronavirus
- EBIT: pari a 30 milioni di euro, presenta, rispetto ai primi tre mesi del 2019 (156 milioni di euro), una riduzione pari a 126 milioni di euro (-80,8%) dovuto principalmente al decremento dell’EBITA, oltre ad un lieve incremento degli oneri di ristrutturazione
- Risultato Netto Ordinario: pari al Risultato Netto, negativo per 59 milioni di euro, risente, oltre che del peggioramento dell’EBITA, del maggiore impatto degli oneri finanziari
- Free Operating Cash Flow (FOCF): negativo per 1.595 milioni di euro, (negativo per 1.114 milioni nel periodo a confronto). Questo andamento, pur confermando l’usuale profilo infrannuale caratterizzato da significativi assorbimenti di cassa nella prima parte dell’anno, risente in parte di talune criticità manifestatesi nell’ultimo mese del trimestre per effetto del COVID-19
- Indebitamento netto di Gruppo: pari a 4.396 milioni di euro, si incrementa, rispetto al 31 dicembre 2019 (2.847 milioni), principalmente per effetto del negativo andamento del FOCF (Free Operating Cash Flow)
GLI EFFETTI DEL CORONAVIRUS SUL BUSINESS AZIENDALE
L’emergenza COVID-19 sta producendo effetti sul regolare e ordinario svolgimento delle attività aziendali del Gruppo, in un contesto globale di grave recessione economica ed elevata incertezza.
Questo impone di sospendere le previsioni per l’esercizio 2020 formulate a marzo nell’ipotesi di assenza della pandemia.
L’Italia è stato il primo Paese occidentale ad essere coinvolto in essa e, quindi, il Gruppo fin dal primo trimestre è stato più di altri impattato dalle conseguenze dei provvedimenti emanati dalle autorità per il contenimento del rischio e la protezione della salute dei lavoratori.
Le misure adottate per contenere la diffusione del virus e gli effetti dell’emergenza sanitaria condizionano le attività produttive , l’avanzamento dei programmi, la catena di fornitura e la possibilità da parte dei clienti di ritirare i prodotti e sistemi. A ciò si aggiungono gli effetti che la crisi avrà sulla domanda nei mercati in cui il Gruppo opera, ed in particolare in quello dell’aeronautica civile.
Leonardo ha però reagito prontamente al nuovo scenario, mettendo in atto una serie di misure volte prioritariamente a garantire la piena tutela della salute e la sicurezza dei lavoratori, allo stesso tempo preservando la continuità delle proprie produzioni, afferenti a settori di business considerati strategici nei principali Paesi in cui il Gruppo opera.
Tali iniziative riguardano interventi per recuperare progressivamente livelli di produttività adeguati, limitare, mediante una profonda revisione della propria base costi e del livello di investimenti, gli effetti economico-finanziari del COVID-19 e garantire un’adeguata liquidità finanziaria al Gruppo.
L’incertezza circa la gravità e la durata della pandemia e delle misure di contenimento del contagio nonché degli impatti sul tessuto produttivo, economico e sociale dei numerosi Paesi in stato di parziale o totale “lockdown” in cui il Gruppo opera non permette allo stato attuale una quantificazione degli effetti sull’andamento per quest’anno.
Ma non appena gli sviluppi dell’emergenza consentiranno una quantificazione del possibile impatto con le relative azioni di recupero, Leonardo ne darà tempestiva comunicazione al mercato.
Il Consiglio di Amministrazione, visto il portafoglio ordini dell’azienda e l’andamento commerciale registrato nel primo trimestre, ritiene però che quanto sta accadendo non modifichi le prospettive di medio-lungo periodo del Gruppo.
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