Roma. I risultati economici dei primi nove mesi di Leonardo, esaminati oggi dal Consiglio d’amministrazione alla presenza del presidente Gianni De Gennaro, hanno evidenziato ordini pari a quasi 8 miliardi di euro. Il dato dello stesso periodo del 2016 includeva l’effetto eccezionale dell’acquisizione del contratto EFA Kuwait per un importo a 7,95 miliardi di euro, escludendo il quale l’ammontare degli ordini risulta nel 2017 in crescita di oltre il 5%, nonostante l’effetto del cambio negativo tra euro e sterlina. Il portafoglio ordini è pari a 33.931 milioni di euro ed assicura una copertura in termini di produzione equivalente prossima ai tre anni.
I ricavi sono stati pari a 7.984 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al corrispondente periodo del 2016, nonostante l’effetto del cambio negativo per i ricavi in sterline.
L’EBITA è stato invece pari a 703 milioni di euro (-5,8% rispetto al 30 settembre 2016) fortemente influenzato dal calo di volumi e redditività degli elicotteri, a fronte dei migliori risultati dei settori dell’aeronautica, dell’elettronica, della Difesa e dei sistemi di sicurezza.
Il risultato netto ordinario è pari a 272 milioni di euro, in calo rispetto ai primi nove mesi del 2016 per effetto, oltre che dell’andamento dell’EBITA, della maggiore incidenza di oneri non ricorrenti e per ristrutturazioni oltre che di maggiori oneri finanziari. Il risultato netto dei primi nove mesi del 2017 è pari a 272 milioni di euro, uguale al risultato netto ordinario, in assenza di operazioni straordinarie.
Il Free Operating Cash Flow (FOCF) è stato negativo per 972 milioni di euro, in linea con l’usuale tendenza del Gruppo a registrare significativi assorbimenti di cassa nei primi trimestri (in peggioramento rispetto al 2016 che beneficiava in misura maggiore dell’apporto del contratto EFA Kuwait).
L’indebitamento netto del Gruppo risulta, tendenzialmente, in linea con quello registrato al 30 settembre 2016 (+ 3%). Rispetto al 31 dicembre 2016 la movimentazione risente essenzialmente del citato assorbimento di cassa, oltre che del cash-out legato all’acquisto di Daylight Solutions , delle ulteriori quote di Avio e del pagamento di dividendi.
I risultati dei primi nove mesi dell’anno del Gruppo riflettono il perdurare delle difficoltà nel settore degli elicotteri. Il quale risente ancora di condizioni di mercato particolarmente sfavorevoli ed a cui si aggiunge l’effetto di ritardi nel conseguimento di livelli adeguati di redditività su alcuni prodotti ed una performance industriale al di sotto delle aspettative. Per questo motivo il Consiglio d’amministrazione ha deciso di rivedere la Guidance del Gruppo per il 2017.
Entrando nello specifico dei vari settori emerge come il settore elicotteristico, pur in un contesto che rimane caratterizzato dall’incertezza e dalle difficoltà di alcuni mercati di riferimento, abbia visto un andamento a settembre in crescita. Ci sono, infatti, nuovi ordinativi rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. I risultati economici hanno risentito di rallentamenti negli avanzamenti produttivi, con una redditività che pur mantenendosi in doppia cifra, risulta in flessione.
Per il settori dell’elettronica, della Difesa e dei sistemi di sicurezza, i primi nove mesi dell’anno hanno evidenziato una buona performance commerciale e la conferma del positivo andamento economico, registrato nel corso del 2016.
Per quanto riguarda le aziende del settore aeronautico, dal punto di vista commerciale il consuntivo al 30 settembre 2017 ha registrato un buon andamento sia per la Divisione Velivoli sia quella Aerostrutture, con ordini superiori a quelli dell’analogo periodo dell’esercizio precedente, se si esclude l’apporto dell’ordine EFA Kuwait, acquisito a giugno 2016 per circa 8 miliardi di euro.
Dal punto di vista produttivo, nel corso del terzo trimestre 2017 sono state effettuate consegne pari a 35 sezioni di fusoliera e 20 stabilizzatori per il programma B787 (nel terzo trimestre 2016 erano state consegnate 32 sezioni di fusoliera e 19 stabilizzatori).
Mentre per il programma ATR, che risente della riduzione dei rate produttivi e di alcuni ritardi delle attività di collaudo, sono state consegnate 16 fusoliere (21 nel terzo trimestre 2016). Per le produzioni M-346 nel terzo trimestre sono stati completati tre velivoli, di cui uno destinato all’Aeronautica Militare italiana e due all’Aeronautica Militare polacca.
L’andamento nel settore spaziale ha confermato un buon trend del segmento manifatturiero che registra volumi di attività e redditività sostanzialmente in linea con quelli dell’analogo periodo dell’esercizio precedente.
Il segmento dei servizi satellitari ha registrato un incremento dei ricavi per effetto in particolare del lancio del satellite ottico ad alta definizione OPSAT- 3000 per la Difesa Italiana, per il quale Telespazio, nel ruolo di prime contractor del programma, oltre alla fornitura del satellite e al servizio di lancio ha realizzato anche il centro di controllo. La minore redditività registrata nelle attività di fornitura di servizi satellitari, unitamente alla maggiore incidenza delle imposte sulla componente manifatturiera, ha determinato un risultato economico in flessione rispetto a quello del 2016.
Un altro aspetto evidenziato dalla riunione del Consiglio d’amministrazione di oggi è stato quello delle operazioni industriali. Dopo Avio, lo scorso 31 marzo 2017 si è chiusa l’operazione di acquisto, da parte di Space2, di Leonardo e di In Orbit (società detenuta da alcuni manager di Avio), dell’intero capitale di Avio non già posseduto da Leonardo, con una successiva fusione in Space2 e contestuale quotazione di Avio sul mercato MTA/segmento Star di Borsa Italiana, perfezionatasi il 10 aprile. Per effetto di tale operazione Leonardo ora detiene il 26% circa della società. Costo dell’operazione, per la quota acquisita nel periodo, di circa 45 milioni di euro.
Il 23 giugno scorso Leonardo, attraverso la controllata statunitense DRS, ha acquisito Daylight Solutions Inc., azienda leader nello sviluppo di prodotti laser a tecnologia a cascata quantica. L’accordo, sottoscritto il 7 marzo 2017, ha ricevuto l’approvazione degli azionisti di Daylight Solutions e le autorizzazioni regolamentari necessarie, incluse l’approvazione da parte delle autorità antitrust statunitensi e della Commissione Investimenti Esteri negli Stati Uniti. Il corrispettivo per l’acquisto delle azioni è stato pari a 140 milioni di dollari per il 100% del capitale sociale di Daylight Solutions.
Il contratto di acquisto prevede, inoltre, un meccanismo di earn-out in virtù del quale il corrispettivo potrà incrementarsi di ulteriori 15 milioni di dollari al raggiungimento di determinati obiettivi finanziari ed operativi per qiuest’anno. L’acquisizione ha consentito di ampliare l’offerta di DRS nell’ambito di soluzioni avanzate verso il mercato civile e militare;
A luglio, Leonardo ha esercitato l’opzione put sul 15% della partecipazione in Ansaldo Energia, quota residuale mantenuta in capo al Gruppo nell’ambito della cessione a Cassa Depositi e Prestiti perfezionatasi nel 2013. L’esercizio di tale opzione ha consentito di incassare 144 milioni di euro da CDP Equity. L’operazione non ha avuto effetti sull’Indebitamento netto di Gruppo, in quanto la valorizzazione dei diritti di put&call associati alla quota residua in Ansaldo Energia era già considerata ai fini di questo indicatore.
Per quanto riguarda le operazioni finanziarie, il 7 giugno nell’ambito del programma EMTN (Euro Medium Term Notes) rinnovato in aprile lasciando invariato l’importo massimo a 4 miliardi, Leonardo ha collocato nuove obbligazioni quotate sulla Borsa di Lussemburgo sull’Euromercato della durata di 7 anni per un ammontare di 600 milioni di euro con una cedola annua dell’1,50%. In coerenza con la propria strategia finanziaria disciplinata e finalizzata al ritorno al Credit Rating Investment Grade, la Società ha ritenuto di cogliere il momento di mercato particolarmente favorevole, riducendo così le proprie esigenze di rifinanziamento nei prossimi esercizi, beneficiando altresì di un minore costo medio del proprio debito. L’emissione è rivolta esclusivamente ad investitori istituzionali italiani e internazionali.
Inoltre, a giugno Leonardo ha riacquistato sul mercato un importo nominale pari a 30 milioni di sterline a valere sul prestito obbligazionario emesso nel 2009 con scadenza nel 2019 (coupon 8%), riducendo così l’importo nominale residuo a 288 milioni di sterline.
Infine, nel corso del primo semestre di quest’anno Moody’s ha migliorato l’outlook attribuito a Leonardo, portandolo da “stabile” a “positivo” ed ad ottobre Fitch ha migliorato il credit rating a BBB.
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