Leonardo: varato il nuovo CdA. Il Generale Luciano Carta è il nuovo presidente. Approvato il bilancio 2019. Crescono gli ordini per i prodotti

Roma. Il Generale Luciano Carta è il nuovo presidente dl Leonardo SpA. E’ stato nominato anche il nuovo Consiglio d’amministrazione che è oggi composto da Alessandro Profumo (confermato amministratore delegato), Carmine America, Pierfrancesco Barletta, Elena Comparato, Paola Giannetakis, Federica Guidi, Maurizio Pinnarò, Dario Frigerio, Marina Rubini, Patrizia Michela Giangualano e Ferruccio Resta.

Il Generale Luciano Carta neo presidente del CdA di Leonardo con la presidente del Senato, Elisabetta Casellati

Nel corso dell’assemblea degli azionisti, riunitasi oggi a Roma, è stato approvato il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019, prendendo  visione anche del Bilancio consolidato.

Il sensibile incremento dei ricavi in tutti i settori di business, trainato dai successi commerciali ottenuti, è stato accompagnato dall’aumento del risultato operativo, in grado di compensare anche il minore apporto di talune joint venture strategiche.

La sostenibilità di questa crescita nel lungo periodo e la creazione di valore del Gruppo sono garantite dagli investimenti effettuati in persone, competenze e tecnologie innovative.

Il risultato netto del periodo, in sensibile incremento rispetto all’anno precedente, beneficia della forte crescita del risultato operativo, dei minori oneri di ristrutturazione, della riduzione dell’ammortamento di attività derivanti da Purchase Price Allocation, oltre che degli effetti derivanti dalla transazione con Hitachi, classificati nel risultato delle “Discontinued operations”.

L’indebitamento netto di Gruppo del 2019 include l’effetto dell’adozione del principio contabile IFRS 16 sui contratti di leasing per 451 milioni di euro (458 alla data di prima iscrizione), il pagamento dei dividendi (81 milioni), nonché l’acquisizione di Vitrociset (110 milioni inclusivo della posizione finanziaria netta della società acquisita di 63 milione) e di altre partecipazioni minori.

Al netto di questi dati, l’ammontare dell’indebitamento netto di Gruppo sarebbe rimasto sostanzialmente invariato rispetto al 2018.

Un NH90

Ecco nel dettaglio, i risultati dell’esercizio 2019:

  • Ordini: pari a 14.105 milioni di euro. Gli ordini del 2018 includevano, nel segmento degli Elicotteri, l’acquisizione di quello NH90 Qatar per circa 3 miliardi. Al netto di questo dato, tutti i business risultano in crescita.
  • Portafoglio ordini: pari a 36.513 milioni di euro mostra, rispetto al 2018 un incremento del 1,1% e assicura una copertura in termini di produzione equivalente pari a oltre 2,5 anni.
  • Ricavi: pari a 13.784 milioni di euro, registrano, rispetto al 2018 (12,2 miliardi, un significativo incremento (12,6%), principalmente riconducibile all’Elettronica per la Difesa e Sicurezza ed all’Aeronautica.
  • EBITA: pari a 1.251 milioni di euro, presenta una significativa crescita rispetto al 2018 (1.120 milioni di euro) confermando una solida redditività (ROS del 9,1%, in linea con il precedente esercizio) per effetto del miglioramento registrato nell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza, negli Elicotteri e nelle Divisioni dell’Aeronautica, che ha più che compensato la flessione del risultato del Consorzio GIE-ATR e del segmento manifatturiero nel settore Spazio oltre che, gli investimenti associati al rafforzamento delle strutture centrali a supporto del percorso di crescita del Gruppo.
  • EBIT: pari a 1.153 milioni di euro presenta, rispetto al 2018 (715 milioni di euro), un miglioramento pari a 438 milioni (+61,3%) dovuto, oltre che al miglioramento dell’EBITA, alla riduzione degli oneri di ristrutturazione ed al completamento di gran parte degli ammortamenti legati alle attività immateriali iscritte in occasione dell’acquisizione di Leonardo DRS (Purchase Price Allocation)
  • Risultato netto ordinario: pari a 722 milioni di euro, beneficia rispetto al precedente esercizio principalmente del miglioramento del risultato operativo, al netto del relativo carico fiscale.
  • Risultato netto: pari a 822 milioni di euro accoglie, a seguito della firma della transazione con Hitachi, gli effetti del rilascio di gran parte del fondo stanziato a fronte delle garanzie prestate in occasione della cessione del business trasporti di Ansaldobreda S.p.A. Il dato del 2018 includeva gli effetti della sentenza di assoluzione nei confronti di Ansaldo Energia e di un’altra operazione minore, che avevano portato alla rilevazione, all’interno del risultato delle “Discontinued Operations”, di un provento di 89 milioni.
  • Free Operating Cash Flow (FOCF): risulta positivo per 241 milioni di euro (336 milioni nel 2018).

L’indebitamento netto di Gruppo riflette positivamente l’andamento del FOCF. Tuttavia, rispetto al dato del 31 dicembre 2018 (2.351 milioni) si attesta ad 2.847 milioni, per effetto principalmente dell’iscrizione delle passività finanziarie derivanti dall’applicazione dell’IFRS 16 “Leasing” (l’effetto al 1° gennaio 2019 sull’indebitamento netto di Gruppo è stato pari ad 458 milioni) dell’impatto sulla posizione finanziaria netta dell’operazione Vitrociset (110 milioni, inclusivo della posizione finanziaria netta della società acquisita di 63 milioni) e della distribuzione di dividendi (per 81 milioni).

Effetti del COVID-19 sul business di Leonardo

Come già evidenziato in occasione della Relazione finanziaria annuale 2019 l’emergenza dovuta allo scoppio della pandemia da Coronavirus sta producendo effetti sul regolare e ordinario svolgimento delle attività aziendali del Gruppo, in un contesto globale di grave recessione economica ed elevata incertezza.

Questo ha imposto la sospensione delle previsioni per l’esercizio 2020 formulate a marzo nell’ipotesi di assenza di COVID-19.

L’Italia è stato il primo Paese occidentale ad essere coinvolto dalla pandemia e quindi il Gruppo, fin dal primo trimestre, è stato più di altri coinvolto dalle conseguenze dei provvedimenti emanati dalle autorità per il contenimento del rischio e la protezione della salute dei lavoratori.

Le misure adottate per contenere la diffusione del virus e gli effetti dell’emergenza sanitaria condizionano le attività produttive del Gruppo, l’avanzamento dei programmi, la catena di fornitura e la possibilità da parte dei clienti di ritirare i prodotti e sistemi.

A ciò si aggiungono gli effetti che la crisi avrà sulla domanda nei mercati in cui il Gruppo opera, ed in particolare in quello dell’aeronautica civile.

Leonardo ha reagito prontamente al nuovo scenario e ha messo in atto una serie di misure volte prioritariamente a garantire la piena tutela della salute e la sicurezza dei lavoratori.

Ha anche preservato la continuità delle proprie produzioni, afferenti a settori di business considerati strategici nei principali Paesi in cui il Gruppo opera.

Tali iniziative riguardano interventi per recuperare progressivamente livelli di produttività adeguati, limitare, mediante una profonda revisione della propria base costi e del livello di investimenti, gli effetti economico-finanziari del COVID-19 e garantire un’adeguata liquidità finanziaria al Gruppo.

L’incertezza circa la gravità e la durata della pandemia e delle misure di contenimento del contagio nonché degli impatti sul tessuto produttivo, economico e sociale dei numerosi Paesi in stato di parziale o totale “lockdown” in cui Leonardo opera non permette al Gruppo, oggi, di quantificare gli effetti sull’andamento nel 2020.

E non appena gli sviluppi dell’emergenza consentiranno una quantificazione del possibile impatto con le relative azioni di recupero, Leonardo ne darà tempestiva comunicazione al mercato.

Dividendo 2019

L’Assemblea degli Azionisti ha approvato, infine, la proposta di distribuzione di un dividendo a valere sull’utile dell’esercizio 2019 pari a 0,14 euro, al lordo delle eventuali ritenute di legge, con riferimento a ciascuna azione ordinaria che risulterà in circolazione alla data di stacco cedola.

Sono escluse le azioni proprie in portafoglio a quella data, fatto salvo il regime di quelle che risulteranno effettivamente assegnate, in virtù dei vigenti piani di incentivazione, nell’esercizio in corso.

Il dividendo sarà posto in pagamento a decorrere dal 24 giugno prossimo, con record date (ossia data di legittimazione al pagamento del dividendo) il 23 giugno e previo stacco della cedola 11 in data 22 giugno.

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