Libano: malgrado la crisi economico-sociale le inventive dei giovani danno speranza al Paese

Di Matteo Seklaoui

BEIRUT (nostro servizio particolare). La crisi politico-economica-umanitaria che sta investendo il Libano è una delle peggiori della storia moderna.

Un momento di una protesta in Libano

Ma è pur sempre vero che le numerose e gravi difficoltà non hanno abbattuto l’incredibile creatività e genio dei giovani libanesi che sono stati in grado di distinguersi e di riscuotere innumerevoli successi in vari ambiti, dallo sport, allo spettacolo, all’arte. Non tralasciando il mondo delle start-up.

Nell’ultimo periodo, infatti, il Paese dei Cedri, contro ogni pronostico, è riuscito a partecipare al torneo “Coppa d’Asia di Basket” al quale hanno partecipato tutte le principali squadre dell’intero continente asiatico.

La nazionale di basket batte quella della Giordania

La squadra libanese dopo aver superato i gironi iniziali e le altre fasi intermedie del torneo è arrivata in semifinale contro la Giordania riuscendo a batterla ed accedere  alla finale contro la temuta squadra australiana.

Il Libano sfortunatamente non è riuscito ad aggiudicarsi la vittoria per pochissimi punti contro l’Australia ma la squadra libanese e l’intero Paese hanno conquistato lo stesso un incredibile risultato qualificandosi così ai mondiali del 2023, cosa che non era mai successa prima d’ora nella storia del basket libanese.

Nel mondo dello spettacolo, alcuni giorni fa, alla 17° edizione del famosissimo talent show americano intitolato “America’s Got Talent” sono state nominate vincitrici le Mayyas un gruppo di giovani ballerine libanesi le quali avevano già partecipato e vinto il medesimo programma ma nella sua versione araba nel 2019, senza riscuotere molto successo.

Le ballerine libanesi “Mayyas”

Le Mayyas, con le loro coreografie di gruppo, accompagnate da effetti speciali hanno stregato il pubblico ed i giudici, i quali le hanno definite “stupefacenti e affascinanti”.

Il gruppo, vincendo il programma, oltre ad una moltissima fama si è aggiudicato anche un premio in denaro di 1 milione di dollari ed il titolo di prime concorrenti arabe a vincere il programma americano.

A poche ore dalla loro vittoria, nella loro pagina ufficiale Instagram, hanno publicato un post dove hanno  specificato che la loro vincita era dedicata al loro Paese, dimostrando, come il popolo sia unito e solidale e come nonostante sia difficilissimo costruirsi una carriera basata sulla danza nel Libano d’oggi, tutto ciò sia stato possibile.

Per quanto riguarda l’ambito delle start-up numerosi giovani libanesi migrati all’estero sono riusciti a commercializzarle e a trarne guadagno portando le proprie ad essere conosciute a livello internazionale dando un contributo nell’evoluzione mondiale del settore.

Un esempio da citare è quello della start-up FabricAID. E’ impegnata nel campo sociale ed ambientale premiata dalla “Global Social Venture Competition” per la sua utilità e funzionalità.

Il logo della start-up FabricAID.

Si occupa del riciclo e della redistribuzione di vestiti di seconda mano di ogni genere a varie istituzioni, riducendo lo spreco nel settore tessile e limitando così l’impatto ambientale.

Inoltre, nell’ultimo periodo si sta parlando di una possibile “Silicon Valley” con sede proprio in Libano dove determinate start-up avranno la possibilità di lavorare in un unico luogo.

L’intera area sarà completamente eco-sostenibile e avrà rapporti economici con aziende importantissime come Amazon, Google e tante altre.

Ma, al momento, data le situazione economico-sociale tutto è ancora in fase di progettazione.

Questi sono piccoli ma importanti esempi dell’incredibile creatività del popolo libanese ed in particolare dei giovani.

Il Paese è ricco di giovani con grandissime potenzialità ed incredibili idee che potrebbero rivoluzionare determinati settori ma per l’attuale situazione sono impossibilitati a metterle in atto.

Giovani libanesi nel corso di una protesta

E questo trasmette molta amarezza tra le giovani generazioni. Ma la speranza che un giorno tutto possa  cambiare continua ad essere presente nelle ragazze e i ragazzi.

La gioventù libanese è come una “Fenice” che risorge da sotto le ceneri al primo barlume di speranza.

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