Libia: gli auguri del sottosegretario alla Difesa, Raffaele Volpi e del capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Valter Girardelli ai militari impegnati nelle Operazioni “Mare Sicuro” e MIASIT

Tripoli. Due giorni di incontri per il sottosegretario di Stato alla Difesa, Raffaele Volpi, accompagnato dal capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra Valter Girardelli. Entrambi hanno portato gli auguri del Governo agli equipaggi dell’Operazione “Mare Sicuro” ed al personale impegnato nella Missione bilaterale di assistenza e supporto in Libia (MIASIT) che trascorreranno le prossime festività natalizie in Teatro operativo.

Il sottosegretario di Stato alla Difesa, Raffaele Volpi, accompagnato dal capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra Valter Girardelli

A bordo della Fregata “Carabiniere”, sede del comando tattico dell’Operazione “Mare Sicuro”, il sottosegretario Volpi è stato ricevuto dall’Ammiraglio di Squadra Donato Marzano, comandante in Capo della Squadra Navale e dal Contrammiraglio Flavio Biaggi, comandante tattico dell’Operazione “Mare Sicuro”. Il sottosegretario si è congratulato con l’equipaggio per il quotidiano impegno nel Mar Mediterraneo, a tutela della difesa e sicurezza nazionale e internazionale

L’Operazione “Mare Sicuro” rappresenta la risposta della Difesa alle disposizioni del Governo a seguito dell’aggravarsi della crisi libica. Dal 12 marzo 2015, è stato schierato in mare un dispositivo aeronavale con la missione di svolgere, in applicazione della legislazione nazionale ed accordi internazionali vigenti, attività di presenza, sorveglianza e sicurezza marittima nel Mediterraneo centrale.

 

Il compito dei marinai impegnati, alla luce dell’aggravarsi della minaccia terroristica, è quello di rafforzare quanto già in atto da parte delle unità della Marina Militare che operano nel Mediterraneo con un dispositivo aeronavale dislocato in modo baricentrico davanti alle coste della Libia, in modo da assicurare la tutela degli interessi nazionali, la protezione delle linee di comunicazione, delle navi commerciali in transito, delle fonti energetiche strategiche d’interesse nazionale e la sorveglianza delle formazioni jihadiste. Esse svolgono anche compiti di contrasto ai traffici illeciti sul mare, anche in ottica interministeriale ed interagenzia, coordinandosi con la Guardia di Finanza, la Guardia Costiera e l’Autorità Giudiziaria.

La presenza del dispositivo aeronavale in alto mare garantisce, quindi, un importante servizio per la collettività con un’adeguata cornice di sicurezza a tutti i mezzi navali dello Stato e non operanti nell’area.

Il dispositivo della “Mare Sicuro” garantisce, inoltre, supporto e protezione dal mare all’unità della nostra Marina, attualmente operante con Nave “Lipari”, ormeggiata a Tripoli, dove, dall’agosto 2017, la Forza Armata svolge attività di consulenza alla Marina ed alla Guardia Costiera libiche, fornendo supporto tecnico-logistico per il ripristino dei mezzi navali e degli equipaggiamenti al fine di garantire la sorveglianza marittima e le attività di SAR (Search and Rescue) nelle aree di propria competenza.

Infine, in un’ottica di sinergia con le altre missioni multinazionali nell’area di operazione, le navi del dispositivo continuano a cooperare e a coordinarsi con il dispositivo europeo dell’Operazione “Sophia” e, quando presente, anche con quello NATO dell’Operazione “Sea Guardian”.

La Sea Guardian è un’operazione decisa dal vertice NATO di Varsavia

 

Volpi si è poi trasferito a Misurata per incontrare i militari del contingente impegnato nella missione bilaterale MIASIT tra cui i fanti di Marina della Brigata Marina San Marco, inquadrati nella Task Force “Ippocrate”, impiegati dallo scorso settembre con il compito di garantire la sicurezza della base e dell’ospedale da campo italiano.

A ricevere la delegazione il comandante della missione, Generale di Brigata Domenico Ciotti. Durante la visita, Volpi ha incontrato alcune autorità militari locali, esprimendo loro sentimenti di vicinanza ed amicizia.

L’Operazione bilaterale di assistenza e supporto in Libia (MIASIT) – “Task Force Ippocrate” è una missione in pieno spirito di collaborazione e di supporto fornito dalle autorità italiane a quelle del Governo di accordo nazionale libico di Fayez Al Serraj nel processo di stabilizzazione del Paese.

L’operazione è stata attivata dopo una specifica richiesta libica al Governo italiano. Nel 2016 il Parlamento ha autorizzato lo schieramento di una struttura ospedaliera campale nell’area di Misurata a partire dal 2017. L’operazione, dal 1° gennaio scorso è stata riconfigurata nell’ambito delle attività di supporto sanitario e umanitario previste dalla “Missione bilaterale di assistenza e supporto in Libia”. La Task Force dislocata presso il sedime dell’aeroporto militare di Misurata è composta da circa 300 militari.

Lo scopo iniziale della missione è stato quello di fornire assistenza sanitaria alle Forze libiche impegnate nel contrasto alla presenza di Daesh nel Paese con lo  schieramento di una struttura ospedaliera campale militare interforze a sostegno dell’ospedale civile di Misurata.

Con l’evolversi della situazione nel Paese ed il progressivo diminuire delle ostilità la missione ha anche supportato progressivamente, in maniera sempre più estesa, la popolazione civile attraverso prestazioni sanitarie in supporto e completamento delle capacità sanitarie locali.

Un team medico militare italiano, fornisce coordinamento, consulenza ed addestramento ai medici libici. L’ospedale da campo, definito tecnicamente ROLE 2, ha una capacità di 30 posti letto circa, con reparti di Pronto soccorso, terapia intensiva, radiologia, laboratorio di analisi e tanto altro. Il tutto con relative equipe mediche specializzate.

A partire da settembre scorso se e fino a febbraio prossimo, la Marina Militare ha dispiegato, presso l’aeroporto di Misurata, un’aliquota della Brigata Marina San Marco, integrato nella Task Force Ippocrate, per garantire la sicurezza del compound nonché la scorta e Force Protection al personale sanitario operante presso il field hospital italiano.

“L’importanza di testimoniare la vicinanza del nostro Governo al popolo libico – ha detto il sottosegretario alla Difesa – è avvalorata da un sentimento di profonda amicizia che ci unisce come popoli. L’ottimo lavoro svolto dalla Marina e dalla Guardia Costiera libica è l’inizio di un lavoro di vicinanza senza pensare esclusivamente al business. Conoscere e capire cosa accade in Libia serve a costruire insieme il percorso da perseguire per il bene dei due Paesi, lasciando la priorità all’Italia di essere un partner privilegiato.

Foto ricordo con il sottosegretario Volpi, il capo di Stato Maggiore della Marina, Girardelli

 

“Il Mediterraneo non divide, unisce”, ha proseguito Volpi”.

L’incontro si è concluso con una nota di speranza:”Voi siete i protagonisti di un progetto che deve essere d’esempio per le altre regioni del Paese. La differenza fra stringersi la mano ed abbracciarsi dopo un incontro significa avere un rapporto di amicizia”.

Sia il sottosegretario Volpi che l’ammiraglio Girardelli nei vari incontri con i contingenti e gli equipaggi hanno sottolineato come gli uomini e le donne delle Forze Armate, “cittadini con le stellette” abbiano il privilegio di svolgere una professione entusiasmante ma al contempo complessa.

Una professione che richiede grande dedizione ed elevato spirito di sacrificio e di servizio nei confronti della collettività. I due rappresentanti della Difesa hanno pertanto ringraziato tutti i militari per il lavoro svolto soprattutto in questi giorni di festa, trascorsi lontano da casa e dagli affetti familiari.

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