Logistica militare, si avanza sulla strada tracciata dal progetto Industria 4.0. Sempre più forte il dialogo tra Forze Armate ed aziende del settore

Napoli. Quattropuntozero. Sono questi i numeri sui quali il sistema industriale italiano intende investire. Settore della difesa compreso. E per la logistica delle Forze Armate avere mezzi più efficienti, più moderni significa un grande risparmio economico, oltre che avere reparti impiegabili più rapidamente.

Un momento degli Stati generali della Logistica , ieri a Napoli

Lo stesso Ministero dello Sviluppo economico (http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/industria40) ha lanciato un vero e proprio Piano nazionale Impresa 4.0 (già Industria 4.0). Si tratta di una grande occasione per tutte le aziende che vogliono cogliere le opportunità legate alla quarta rivoluzione industriale. Il Piano ministeriale prevede misure concrete in base a tre principali linee guida: operare in una logica di neutralità tecnologica, intervenire con azioni orizzontali e non verticali o settoriali, agire su fattori abilitanti.

In questo quadro, si inserisce il ruolo della logistica militare. E ieri, a Napoli, alla presenza del capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, si sono conclusi i lavori di una due giorni dedicata proprio ai primi “Stati Generali della Logistica Militare”, organizzati dal Comando Logistico dell’Esercito.

Il Generale di Corpo d’Armata, De Leverano, comandante del Logistico

Oltre agli interventi dei rappresentanti delle quattro Forze Armate ci sono stati anche quelli delle industrie del settore. Le quali, ogni giorno, lavorano a stretto contatto con i vari reparti.

Il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Salvatore Farina

Si sono delineati i possibili sviluppi evolutivi dell’attuale organizzazione logistica militare per renderla più aderente alla propria missione sia in contesti operativi che in Italia. Il tutto nell’ottica di una maggiore integrazione, economicità, dinamicità, ed efficacia.

Ormai i fondi per il settore non sono molto floridi e, dunque, occorre ragionare in un quadro di risparmi ma nello stesso tempo di efficacia e di efficienza operativa, specialmente in attività fuori area. Dove il personale impiegato deve essere trasportato, equipaggiato, deve mangiare e dormire, oltre che operare nell’impiego previsto. Un personale sempre addestrato, capace di pianificare e risolvere ogni possibile problema possa emergere da una missione.

E quindi deve essere messa in atto una “rete”, si deve “fare sistema”. Con il coinvolgimento di tutti: dai Ministeri, alle Agenzie, alle industrie della Difesa per uno straordinario vantaggio competitivo per assolvere al meglio i compiti istituzionali.

Nel corso del dibattito tra i vari protagonisti è emersa la proposta di avere una “lead” unica di comando per la logistica.

In questo quadro di stretto rapporto tra le Forze Armate e le industrie, dopo l’arrivo di navi ed aerei più moderni che son andati a potenziare la Marina e l’Aeronautica, anche per l’Esercito è tempo di ricevere nuovi mezzi. Ad iniziare dal Centauro 2, considerato unico al mondo, altamente competitivo.

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