Catania. Su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Antonio Tomaselli, reggente della famiglia Santapaola-Ercolano e già detenuto a seguito dell’Operazione Chaos, Rocco Biancoviso, Giuseppe Conti Pasquarello, Angelo Di Benedetto, Alessandro Caruso.

Operazione dei Carabinieri dei ROS Cosa Nostra catanese
E’ stato sequestrata anche la Conti Calcestruzzi Srls con sede a Misterbianco (Catania).
Il provvedimento della magistratura etnea è stato eseguito dai Carabinieri dei ROS (Raggruppamento operativo speciale) e del Comando provinciale di Catania. Esso scaturisce dall’ulteriore approfondimento di altre indagini sempre del ROS convenzionalmente denominata Chaos, eseguita nella notte tra il 10 e l’11 novembre dello scorso anno, all’esito del quale è stato accertato che Rocco Biancoviso, come affiliato a Cosa Nostra catanese della famiglia Santapaola-Ercolano, in stretti rapporti con Tomaselli ha indirizzato quest’ultimo, come titolare occulto della Conti Calcestruzzi, alcuni imprenditori impegnati nei lavori di posa in opera della fibra ottica a Catania, consentendo allo stesso Tomaselli di divenire fornitore esclusivo del cemento occorrente per l’esecuzione dell’opera (di qualità scadente e fornito all’impresa a condizioni deteriori rispetto a quelle praticate sul libero mercato);
Mentre, secondo le indagini, Pasquarello Conti, in qualità di titolare di fatto della stessa società ha consentito a Tomaselli di esercitare il controllo pieno ed esclusivo sulla stessa, della quale risultava essere socio occulto e unico dominus.
Angelo Di Benedetto ed Alessandro Caruso, semper secondo quanto emerso dall’inchiesta della magistratura catanese, dopo il rinvenimento di mezzi d’opera oggetto di furto contro degli imprenditori e dopo gli arresti eseguiti nell’ambito dell’Operazione Chaos, tentavano di farsi consegnare 5 mila euro come compenso per la restituzione, così favorendo l’associazione mafiosa Mazzei alla quale appartiene Santo, padre di Angelo.
Il quadro indiziario è stato ulteriormente rafforzato dalle dichiarazioni delle parti offese e da quelle di collaboratori di giustizia.
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