Agrigento. Attività di sequestro di beni nei confronti di due fratelli imprenditori attivi nel settore edile e movimento terra, originari di Favara, agli arresti domiciliari per associazione mafiosa.
La DIA (Direzione investigativa antimafia) di Agrigento ha così applicato un provvedimento che trae origine da un’attività investigativa della Sezione Operativa cittadina coordinata dal Reparto Indagini Preventive della DIA.
La Direzione ha ripercorso la loro “carriera” imprenditoriale e criminale a partire dagli anni ’90, mettendone in luce la “pericolosità sociale” di entrambi.
Due anni fa furono arrestati, unitamente ad altri 76 soggetti appartenenti a Cosa Nostra, nell’ambito dell’operazione “Montagna” (così denominata in ragione del mandamento mafioso colpito), e, per i fatti contestati, successivamente condannati alla pena di 6 anni e 8 mesi di reclusione.
Con l’attività di oggi è stata accertata, inoltre, la rilevante ascesa imprenditoriale dei fratelli, in virtù dei continui rapporti intrattenuti con i vertici mafiosi siciliani, i quali gli hanno consentito di accrescere illecitamente il loro patrimonio.
Sono state così sequestrate società di costruzioni impegnate in applati del Genio civile, 11 beni mobili registrati, conti correnti bancari, titoli e un cavallo di razza.
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