Di Assunta Romano
Roma. E’ stato pari a circa 9 milioni di euro il contributo che il Governo ha assegnato, per il 2021, alle vittime dei reati di mafia.

Un’immagine dell’auto del Giudice Rosario Livatino, ucciso dalla mafia
E’ quanto emerge dalla Relazione 2021 del Commissario per il Coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso e dei reati intenzionali violenti, Prefetto Marcello Cardona.
La struttura è incardinata presso gli Uffici del Ministero dell’Interno.
A fronte di 575 domande presentate nel periodo gennaio – dicembre dello scorso anno, il Comitato di Solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso ne ha accolte 207.
Si è registrato un sensibile l’incremento delle istanze pari al 40%, rispetto al 2020.
Le domande per l’accesso al Fondo di rotazione sono state presentate sia da associazioni che da privati.
Il dato che emerge dal rapporto è l’alta percentuale delle richieste di contributo (92%) proveniente dalle 4 regioni meridionali più esposte ai fenomeni mafiosi: Sicilia, Campania, Calabria e Puglia.
Per il rimanente 8% spicca il Lazio (31). Seguono Basilicata (6), Veneto (3), Toscana Piemonte e Liguria (2 domande ciascuna) e il Trentino Alto Adige (1).
In particolare Palermo e Napoli sono le città dove più alto è stato il numero delle istanze presentate.

Numerose le istanze presentate per il riconoscimento di un indennizzo per le vittime di mafia
La bassa richiesta di indennizzi nelle regioni del Centro Nord è da attribuire, secondo il rapporto, alle evidenze giudiziarie sui reati mafiosi fornite sono di recente.
Nei prossimi anni, si prevede pertanto in queste regioni la conferma di un trend in costante aumento delle richieste di risarcimento del danno.
Nel Fondo di rotazione rientrano anche gli indennizzi elargiti per le vittime di reati violenti, istituiti con legge 122 del 2016.
Tra questi tipi di reati il delitto di omicidio, il delitto di omicidio commesso dal coniuge, il reato di violenza sessuale e di lesioni personali gravissime.
Per il periodo gennaio- dicembre 2021 sono stati riconosciuti 4,6 milioni di euro di risarcimento a fronte di un sensibile aumento rispetto alle richieste del 2020.
La nazionalità delle vittime è per la maggior parte italiana (22 istanze).

L’attività del Comitato a favore delle vittime di violenza
Altri beneficiari del Fondo di rotazione sono gli orfani di crimini domestici e della violenza di genere.
Si tratta di minorenni o maggiorenni non economicamente autosufficienti.
A questa categoria sono riconosciuti sussidi per le borse di studio, per l’orientamento, la formazione e il sostegno per l’inserimento nell’attività lavorativa.
Sono, inoltre ,previsti indennizzi per spese mediche e di sostegno alle famiglie affidatarie di minori.
Per il 2021, il numero delle istanze (31) risulta in aumento rispetto a quelle presentate nel 2020 ( 22).
Il Fondo prevede inoltre incentivi alle assunzioni in favore di datori di lavoro.
L’indennizzo è fino al 50% dei contributi versati, per un periodo massimo di 36 mesi, per assunzioni con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.
Dalla relazione vengono evidenziate anche alcune criticità.
Tra queste la necessità di migliorare la tempistica nelle decisioni sulle istanze e di implementare la struttura con personale specialistico.
Si evidenzia inoltre la necessità di apportare ulteriori migliorative modifiche normative per garantire un intervento dello Stato più efficiente e rapido.
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