Mafia, operazione della Procura a Palermo. Sette indagati per la nuova commissione provinciale di Cosa Nostra

Palermo. Operazione antimafia, oggi a Palermo. I Carabinieri hanno eseguito un decreto di fermo del Pubblico Ministero emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) della Procura di Palermo contro sette indagati.

Il provvedimento della magistratura è stato curato dal Reparto Operativo Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Palermo, dalla Squadra Mobile palermitana.

Operazione antimafia a Palermo

Le indagini sono la prosecuzione del provvedimento del 4 dicembre dello scorso anno che riguardava la nuova “commissione provinciale di Cosa Nostra”. Ed hanno consentito agli inquirenti di confermare la ricostituzione di questa organizzazione criminale e individuare due figure di vertice che, come hanno scoperto le indagini, hanno personalmente partecipato, in qualità di capi-mandamento, alla riunione della “commissione”: Leandro Greco (detto Michele) e nipote di Michele Greco, detto il “Papa” alla guida del mandamento mafioso di Ciaculli (Palermo) e Calogero Lo Piccolo (figlio di Salvatore Lo Piccolo) capo mandamento mafioso di San Lorenzo-Tommaso Natale.

Il fermo di oggi riguarda anche Giovanni Sirchia che la magistratura palermitana considera “affiliato di spicco della famiglia mafiosa di Passo di Rigano” che, secondo l’accusa, si è occupato, particolarmente, “della consegna dei messaggi di convocazione della riunione e di accompagnare alcuni affiliati nel luogo prescelto dalla riunione”.

Gli altri fermati sono: Giuseppe Serio, Erasmo Lo Bello, Pietro Lo Sicco e Carmelo Cacocciola. A loro è stato contestato il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso ed altre fattispecie di estorsione aggravate dal metodo mafioso nel territorio del mandamento mafioso di San Lorenzo – Tommaso Natale.

La Procura della Republica di Palermo considera molto importanti la collaborazione di due capi-mandamento dopo le misure cautelari operate lo scorso 4 dicembre: Francesco Colletti e Filippo Bisconti.

Entrambi hanno confermato la rispettiva posizione di capi mandamento di Villabate e di Belmonte Mezzagno. Hanno confermato, anche, la riorganizzazione della “commissione provinciale di Cosa nostra”. Hanno spiegato agli inquirenti quali erano le dinamiche interne alla stessa e fornito elementi a sostegno delle accuse nei confronti di Greco e Lo Piccolo e di Sirchia.

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