Marina Militare. Ammiraglio di Divisione Giacinto Sciandra: “L’esercitazione Dynamic Mariner ha rappresentato il culmine di un intenso processo di certificazione iniziato lo scorso gennaio”

NAPOLI. L’Ammiraglio di Divisione, Giacinto Sciandra è a capo della Seconda Divisione Navale (COMDINAV DUE), Comandante delle Italian Maritime Forces (COMITMARFOR) e Comandante dell’Italian Carrier Strike Group (CSG).

L’Ammiraglio di Divisione, Giacinto Sciandra

Il COMDINAV DUE/COMITMARFOR è uno dei pilastri della componente Operativa della Marina Militare e della NATO Force Structure.

Tra le sue funzioni, s’inserisce il rilevante ruolo svolto dal Maritime Component Command, un Comando, che quando attivato è in grado di dirigere ed impiegare una forza aeronavale – nazionale e/o internazionale – con lo scopo di sostenere la sicurezza marittima e la difesa degli interessi nazionali e NATO ovunque sia necessario.

Taranto è la sede dove è opera un contingente di circa 3.500 di donne e uomini, militari e civili, unitamente a 20 unità della Squadra Navale.

Il COMDINAV DUE/COMITMARFOR è inoltre il Comandante dell’Italian Carrier Strike Group, una Forza capace di perseguire una vasta gamma di obiettivi strategici e operativi.

Un gruppo navale in movimento

Il gruppo portaerei è uno strumento in grado di proiettare potenza, concepito per garantire protezione nella propria area di operazioni (dalle possibili minacce aeree, subacquee e di superficie) e con la capacità di assicurare la piena conoscenza dell’ambiente nel quale opera.

È composto, di massima, dalla Portaerei Cavour e dalla componente aerea imbarcata: AV8B+ e di 5^ generazione F-35, da un Cacciatorpediniere per la difesa anti aerea, Fregate per la difesa dai sommergibili e unità logistiche per il supporto.

Report Difesa lo ha intervistato, a Napoli, al termine dell’esercitazione NATO “Dynamic Mariner ’23”.

Sul ponte di volo di Nave “Garibaldi” al termine dell’esercitazione NATO “Dynamic Mariner ’23”

Ammiraglio, quali sono state le peculiarità di quetse attiività addestrative?

La Dynamic Mariner ’23  è una delle esercitazioni più importanti nel settore aeronavale, si svolge a cadenza annuale e viene organizzata e condotta sotto la responsabilità del Comando Marittimo della NATO (MARCOM), con lo scopo di incrementare la prontezza operativa, la capacità al combattimento e l’interoperabilità tra gli assetti delle Marine alleate e delle Forze ad alta prontezza operativa NATO.

L’esercitazione quest’anno si è svolta nel Mar Tirreno e, per la prima volta, è stata condotta congiuntamente all’esercitazione nazionale “Mare Aperto 23-22”.

L’attività ha visto la partecipazione di circa 36 navi tra cui la Portaerei Cavour, il Carrier Strike Group spagnolo, lo Standing NATO Maritime Counter Measures Group 2 (SNMCMG2) unitamente al personale proveniente da numerose Nazioni partner.

La portaerei Cavour

Lo scenario addestrativo è stato sviluppato in un contesto “multidimensionale e multi-minaccia”, con il coinvolgimento di assetti arei, terrestri e sottomarini, e attività legate al dominio cibernetico e spaziale.

Gli assetti partecipanti alla Dynamic Mariner sono stati impegnati in esercitazioni antiaeree, anfibie, attività di contromisure mine, attività di difesa anti sommergibile, esercitazioni di Maritime Interdiction Operation e di protezione delle cosiddette infrastrutture critiche per gli interessi nazionali.

La Fregata “Carabiniere” in navigazione

E’ stata, dunque, un’esercitazione molto importante per il Comando delle Italian Maritime Forces (COMITMARFOR). Perchè?

La Dynamic Mariner ’23 ha rappresentato il culmine di un intenso processo detto “di certificazione” iniziato lo scorso gennaio, con il quale lo staff internazionale delle Italian Maritime Forces (COMITMARFOR) ha dimostrato di essere in grado di pianificare e di condurre operazioni aeronavali complesse e di aver raggiunto la Full Operational Capability, un importante traguardo che rende il COMITMARFOR, e di conseguenza la Marina Militare italiana, pronti per affrontare le sfide e le responsabilità operative in sostegno delle operazioni dell’Alleanza atlantica.

Sono orgoglioso di poter affermare che gli uomini e i mezzi del Maritime Component Commander – sotto la lead nazionale – sono ora pronti per supportare le High Readiness Forces (HRF) e le Allied Reaction Forces (ARF) della NATO. Sono Forze altamente pronte e preparate per essere dispiegate rapidamente in caso di emergenza o crisi.

La Freagta “Alpino”

 

Ammiraglio, cosa lega la Marina Militare a Napoli?  So che lei è particolarmente vicino a questa città.

Il rapporto tra la Marina Militare e la città di Napoli è caratterizzato da una lunga e profonda connessione, con una storia ricca di tradizioni.

Napoli ospita importanti Comandi della Forza Armata, in particolare il Comando Logistico, uno dei tre pilastri su cui essa si poggia e di cui sono stato, tra l’altro, il capo di Stato Maggiore.

La Marina Militare è coinvolta attivamente in iniziative sociali, culturali e ambientali a beneficio della comunità napoletana.

Questo coinvolgimento dimostra un forte legame con la città e la sua gente.

La Marina riconosce che questa terra, il mare circostante e la sua popolazione sono parte integrante della storia navale del Paese e della Marina stessa.

Questo legame si riflette nelle sinergie attive con le istituzioni e altre realtà locali, che dimostrano come la Marina Militare non sia semplicemente accanto alla città, ma ne faccia parte integrante.

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