Milano. Si sono svolti, lo scorso fine settimana, sul bacino dell’Idroscalo di Milano, i campionati italiani di velocità in canoa.
La manifestazione ha visto il Gruppo Sportivo della Marina Militare, conquistare quattro titoli italiani.
Tra tutti spicca quello di Agata Fantini che nella specialità olimpica del K1 500 metri, si posiziona prima, confermandosi l’italiana più forte della specialità. Il suo percorso, portato avanti in collaborazione con la Federazione Italiana Canoa-Kayak, l’ha vista vincitrice.
Nel recente passato, ha conquistato un posto nelle selezioni nazionali e si è guadagnata la possibilità di partecipare al ripescaggio olimpico ed oggi si è riconfermata leader della distanza olimpica.
L’atleta non ha brillato solo nella distanza dei 500 metri ma si è posizionata terza nel K1 200 metri senior e ha dimostrato la sua abilità in barca multipla, conquistando la vittoria nel K2 1000 metri, in equipaggio con Francesca Capodimonte.

Sorrisi e medaglie dopo la gara
Il vero exploit ha avuto come protagonista Giorgia Lacalamita, atleta del settore giovanile della Marina Militare.
Cresciuta nel Centro Sportivo Remiero a Sabaudia (Latina), allenata dai tecnici militari Antonio Buontempo e Antonio Testa, è riuscita nel K1 500 metri ragazzi femminile ad imporsi su tutte e vincere un prestigioso oro.
Hanno confermato, invece, la loro attitudine nelle distanze corte Michele Bertolini e Riccardo Maria Spotti. Hanno conquistato, per la forza armata, il titolo italiano nella specialità del K2 200 metri senior maschile per il secondo anno consecutivo.

Gli atleti dopo la gara e la vittoria
Hanno conquistato il podio anche le marinaie Cristina Petracca e Francesca Capodimonte, con un argento combattuto fino al traguardo nella specialità del K2 200 metri senior femminile.
L’impegno agonistico per il nuovo percorso olimpico continuerà avendo come meta Parigi a cui tutti gli atleti della Marina Militare punteranno per disputare, nel 2024, nelle loro specialità, la più importante competizione al mondo.
Ancora una dimostrazione che lo sport militare, da anni parte integrante di quello che può definirsi il “modello sportivo italiano”, costituisce uno dei punti di forza dello sport nazionale di élite.
© RIPRODUZIONE RISERVATA