La Spezia (dal nostro inviato). Questa mattina, in occasione dell’apertura della 7^ edizione di “Sea Future” che si tiene a La Spezia, i Paracadutisti del COMSUBIN daranno una dimostrazione delle loro capacità tattiche.

Personale in esercitazione
“Sea Future” è una business convention delle tecnologie marittime e dual use.
E’ l’unica nel bacino del Mediterraneo perché realizzata all’interno di una Base Navale, quale quella appunto della città ligure.
IL COMSUBIN
Il COMSUBIN (Comando raggruppamento subacquei e incursori “Teseo Tesei”) è un reparto d’elite della Marina Militare.
Da esso, dipendono il Gruppo Operativo Incursori (G.O.I.), che costituisce l’unico reparto di Forze Speciali della Forza Armata, erede degli uomini dei Mezzi di Assalto della Marina.

Personale del GOI in esercitazione
Il Gruppo Operativo Subacquei (G.O.S.) è, invece, il reparto alle cui dipendenze sono posti i Palombari, gli operatori subacquei con le capacità d’immersione più spinte frutto di una tradizione residente in Marina da oltre 160 anni.

L’applicazione di una carica esplosiva
Fa parte del Comando anche l’Ufficio Studi. Si tratta del cuore pulsante dello sviluppo tecnologico dei materiali e dei mezzi utilizzati dagli uomini dei Gruppi Operativi.
C’è inoltre il Gruppo Scuole, suddiviso nelle scuole Subacquei, Incursori e di Medicina Subacquea ed Iperbarica.
Qui vengono selezionati e formati i nuovi Palombari, Incursori, medici ed infermieri.
Ha il compito di addestrare gli operatori subacquei di tutte le Forze Armate e dei Corpi di Polizia dello Stato.
Al COMSUBIN fa capo poi il Gruppo Navale Speciale, alle cui dipendenze sono poste cinque unità navali: Anteo, Pedretti, Marino, Cabrini e Tedeschi.
Tutte sono state progettate per fornire il supporto subacqueo al personale dei Gruppi Operativi e delle Scuole di COMSUBIN. .
Il Quartier Generale del Raggruppamento assicura i servizi ed il mantenimento dell’efficienza del Comando al fine di consentire ai Gruppi sopra indicati di assolvere alla loro missione.
IL GOI
Il Raggruppamento Subacquei ed Incursori della Marina Militare rappresenta già dalla sua costituzione, il 15 febbraio 1960,una vera e propria eccellenza mondiale.

Un operatore del GOI in addestramento
Capacità, flessibilità e autonomia operativa e logistica fanno del GOI uno strumento di grande efficacia nella gestione di situazioni molto critiche.
Gli attuali scenari di conflittualità internazionale e la continua minaccia terroristica richiedono l’intervento di piccole unità non convenzionali, particolarmente addestrate ed equipaggiate.
Gli Incursori della Marina costituiscono uno strumento agile e flessibile, particolarmente idoneo ad affrontare le sfide globali perché in grado di proporre soluzioni straordinariamente concrete e di garantire al Paese un’ampia libertà d’azione con un impegno molto limitato.
La loro capacità di soddisfare requisiti politici, militari, economici e psicologici, di operare anche in clandestinità o in condizioni di isolamento, in piccolissime unità tattiche, in contesti molto ostili utilizzando tutti i mezzi, gli equipaggiamenti ed i sistemi d’arma necessari all’assolvimento della missione, ne fanno un assetto strategico di primo piano.
I compiti assegnati al GOI sono molto delicati, tecnicamente difficili e politicamente sensibili.
Proprio per questo il personale è interamente professionista e l’addestramento è molto duro, selettivo ed approfondito, in modo da garantire elevati standard operativi.
Di qui discendono le peculiari capacità individuali degli operatori che devono essere in grado di fornire molteplici prestazioni:
- condotta di mezzi navali
- assalto a unità navali in porto
- rilascio da elicotteri
- movimento a terra occulto notturno e diurno e superamento di pareti rocciose
- fuoriuscita in immersione da sottomarino
- aviolancio con paracadute ad apertura automatica e comandata
- impiego delle armi, degli esplosivi e delle cariche speciali
- capacità di permanenza occulta su territorio avversario
- condotta di autoveicoli di vari tipi e prestazioni.
Da decenni il GOI è costantemente chiamato in ogni situazione di crisi a svolgere i compiti più delicati e risolutivi di evidente valenza strategica, per rispondere in modo determinante a problemi operativi urgenti e con pericolosi risvolti politici.
Partendo dagli anni bellici con le operazioni subacquee contro il naviglio nemico, passando agli anni di piombo con la lotta al terrorismo nazionale ed internazionale con il sequestro dell’Achille Lauro negli ultimi anni i compiti affidati al GOI hanno subito un ulteriore evoluzione che lo hanno posto come centro di gravità nazionale allargando di fatto i suoi orizzonti operativi ed implementando la capacità di proiezione globale.
Dall’11 settembre 2001, ad oggi, il GOI è stato impegnato in maniera sempre più preponderante anche nei principali teatri operativi terrestri, e per il contrasto a fenomeni quali la pirateria in oceano indiano o il monitoraggio degli sviluppi di crisi regionali quali la primavera araba.
Vanno segnalate, soprattutto, le attività di Assistenza Militare a favore delle forze di sicurezza di altri Paesi attraverso attività addestrative e di intelligence.
Il Raggruppamento Subacquei e Incursori della Marina Militare è l’erede diretto delle glorie di uomini che violarono i porti di Alessandria, Gibilterra, Malta, che stupirono il mondo con le loro gesta suscitando l’ammirazione e la stima anche degli avversari di un tempo.

L’azione dei Palombari a Gibilterra
L’altissimo senso del dovere, la dedizione generosa e totale all’assolvimento dei compiti, lo spirito di sacrificio, rappresentano oggi come allora l’essenza stessa del retaggio e della tradizione degli operatori Incursori e dei Subacquei del COMSUBIN, e costituiscono un patrimonio che la Marina Militare custodisce gelosamente.
Gli Incursori sono addestrati ed equipaggiati per affrontare missioni di diverso tipo, contro obiettivi sia navali che terrestri.
In alcune occasioni i “Baschi Verdi” hanno compiuto azioni di ricognizione, scorta e recupero di personale civile in ambienti di tipo prettamente terrestre, per le quali sono richieste professionalità e addestramento di personale dal profilo particolarmente elevato.

Un momento della cerimonia per i nuovi Palombari del COMSUBIN
In questi ultimi anni sono intervenuti in diverse aree di crisi come ad esempio Libano, Mar Rosso, Golfo Persico, Somalia, Ruanda, Adriatico, Balcani, Timor Est e Mare Arabico, Afghanistan, Irag, Libia, missioni nelle quali gli Incursori hanno messo al servizio della pace e della stabilità, le loro spiccate capacità professionali.
Il Gruppo Incursori rappresenta oggi uno dei Reparti di Forze Speciali più conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo.
Il G.O.I. rappresenta un reparto d’elite della Forza Armata.
Le capacità degli incursori di operare dal mare e sul mare sono riconosciute in tutto il mondo.
Grande spirito di sacrificio, grande forza di volontà e particolari caratteristiche fisiche: tutto ciò viene richiesto fin dalla prima selezione e durante lo svolgimento del duro corso di addestramento.
Diventare incursori non appartiene al caso ma fa parte di un binomio come la tenacia e la volontà.
Su questo la Forza Armata fa cimentare gli allievi nel difficile Corso Ordinario Incursori.

Fregio e basco verde per gli ncursori della Marina Militare
Senso della disciplina e senso del dovere corroborati dalla ferrea volontà di affrontare anche gli ostacoli apparentemente insormontabili rappresentano le doti senza le quali diventa impossibile superare il corso Ordinario e divenire un Incursore della Marina Militare.
Una fase formativa che deve essere affrontata insieme ai propri colleghi di corso, per stimolare la crescita dell’altro elemento fondamentale e indispensabile per una professione così particolare: lo spirito di corpo.
A scolpire il fisico ed a insegnare ad operare ci pensano gli istruttori, ma queste caratteristiche devono essere dentro i cuori di coloro che desiderano, vogliono fare questa vita.
Essere un Incursore di Marina significa essere figlio di una storia di cui andare fiero dettata da imprese memorabili, far parte di un gruppo di uomini umili e silenziosi e anche per questo dalle qualità straordinarie, sempre orgogliosi del proprio operato.
Diventare Incursore significa vivere una professione appassionante e unica, con la possibilità di una carriera avvincente e appagante nel Gruppo Operativo Incursori, il reparto di Forze Speciali italiane conosciuto e rinomato in tutto il mondo.
Ciò che più caratterizza gli Incursori di Marina è l’acquaticità.
Per operare in acqua serve una marcia in più, una determinazione senza la quale il mare, ancor prima del nemico, può diventare fatale.
Accanto a questa ragione “caratteriale” gli Incursori mantengono e impiegano le capacità subacquee ai massimi livelli.
Ciò che caratterizza il GOI è il fattore marittimo.
Gli Incursori si sono distinti nel corso del tempo proprio grazie all’acume tattico dimostrato e sviluppato nell’ambiente acquatico, il quale offre spunti di riflessione operativa e strategica molto interessanti.
Da notare come il 90% circa delle merci si muove su nave e anche il commercio di prodotti energetici non è da meno, con oltre il 60% del greggio e prodotti petroliferi che viaggia attraverso rotte marittime, transitando giornalmente da stretti e canali che divengono elementi critici, essenziali a causa della possibile ripercussione che un loro blocco (anche temporaneo) avrebbe sul mercato energetico e sulla economia globale.
Inoltre, i mari ospitano anche la rete di dorsali sottomarine su cui viaggia oltre il 95% del traffico digitale e di telecomunicazioni del pianeta, collegando in tal senso tutti i continenti permanentemente popolati.
LA BANDIERA DEL RAGGRUPPAMENTO
La Bandiera del Raggruppamento è decorata di Medaglia d’Oro al Valor Militare e di Medaglia d’Argento al Valor Civile.
Alla Bandiera di Guerra del Raggruppamento è inoltre stata conferita la decorazione di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia con la seguente motivazione: “Erede diretto di gloriose imprese il Raggruppamento Subacquei ed Incursori della Marina Militare ha fornito costante esempio di valore, abnegazione, senso del dovere e spirito di sacrificio. Recentemente impegnato in aspri e lontani territori in Medio Oriente, ha svolto le missioni affidate con valore e coraggio, grande capacità professionale, altissimo senso del dovere in un teatro caratterizzato da una situazione operativa difficile ed altamente rischiosa. Le azioni svolte costituiscono chiara testimonianza di grande efficacia, dedizione e coraggio, ed hanno contribuito ad accrescere il prestigio delle Forze Armate italiane e dell’intera nazione nello scenario internazionale”.
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