di Lia Pasqualina Stani
Con l’inizio del nuovo anno continua il processo di ridimensionamento della Flotta della Marina Militare. Dopo le fregate Aliseo, Maestrale, le corvette Minerva, Sibilla, Danaide, Urania, i cacciamine Sapri e Lerici, i pattugliatori d’altura Granatiere e Artigliere, solo per citarne alcune, anche l’ex dragamine litoraneo Mitilo e il rimorchiatore d’altura Prometeo sono stati radiati dal quadro del naviglio militare dello Stato.
Le due unità navali, rispettivamente nelle sedi di La Spezia e di Augusta, hanno concluso la loro attività operativa con la cerimonia solenne dell’ultimo Ammaina Bandiera, nel mese di ottobre 2017 alla presenza della popolazione e delle autorità militari e civili locali, assumendo contestualmente alla radiazione, la denominazione di “galleggianti” per la successiva attività di alienazione.
Le due navi dopo aver dato un contributo notevole con i loro equipaggi alla Forza Armata, lasciano definitivamente la Marina Militare.
Nave Mitilo come tutti i dragamine litoranei appartenenti alla classe Aragosta, sono state unità costruite per il dragaggio di mine navali realizzate negli anni Cinquanta per la Marina Militare Italiana, in cantieri nazionali su commessa NATO con fondi del Mutual Defense Assistance Program. Classificate come Unità MSI (Inshore Minesweepers) cioè dragamine litoranei, classe Arsella, (divenuta poi classe Aragosta), e raggruppate sotto un unico Comando denominato 74° Squadriglia Dragamine con sede prima a La Spezia poi a Messina ed in ultimo di nuovo a La Spezia.

Ultimo ammaina bandiera dell’ex dragamine litoraneo Mitilo
La costruzione di nave Mitilo, con distintivo ottico “M 5459” e di altri dragamine avvenne al termine del secondo conflitto mondiale, poiché la Marina Militare si impegnò nel pattugliamento e nella bonifica da eventuali minacce subacquee, compresa anche quella derivante dalla guerra di mine. Lo Stato Maggiore della Marina costruì un numero elevato di navi con dimensioni contenute e costi ridotti, con scafi interamente in legno e tecnologie molto simili a quelle di una nave da pesca e con un grado d’autonomia tale da garantire l’impiego lungo tutto il litorale nazionale ovvero in quella che sarebbe diventata la futura zona economica esclusiva.
Durante gli oltre sessanta anni di silenziosa e preziosa attività, è stata impiegata prevalentemente per il pattugliamento e la bonifica da minacce subacquee all’ingresso dei porti. Negli anni della sua vita operativa l’Unità è stata dislocata nelle sedi di La Spezia, Napoli, Gaeta, Castellammare di Stabia, Augusta e La Maddalena.
Insieme ad altre quattro unità gemelle, nell’ultima fase della sua vita operativa, nave Mitilo, trasformata in nave ausiliaria per addestramento, è stata periodicamente dislocata a Livorno, al fine di poter garantire le esigenze formative dei giovani allievi ufficiali dell’Accademia Navale nel corso delle uscite in mare finalizzate all’acquisizione delle prime nozioni di manovra di una unità navale.
Aveva il compito di insegnare agli Ufficiali di vascello l’arte di andare per mare, attività condotta dai suoi equipaggi, con passione e dedizione, con la consapevolezza di svolgere un compito importante nella formazione dei comandanti.
Dopo gli onori militari e la lettura del dispositivo del disarmo, presso la Banchina Giovannini di La Spezia alla presenza dell’ultimo comandante di nave Mitilo, il tenente di vascello Daniele Pinto, dell’equipaggio e del Comandante in Capo della Squadra Navale, ammiraglio Donato Marzano, è stata ammainata la Bandiera per l’ultima volta nell’ottobre del 2017.
Anche nave Prometeo appartenente alla classe “Atlante”, concepita come rimorchiatore d’altura sia per il soccorso in mare che per l’impiego antincendio, protagonista attiva della storia della Marina Militare e al servizio del Paese, nel suo concreto e silenzioso lavoro, ha supportato COMFORPAT, le cui unità sono intensamente ed attivamente coinvolte, senza soluzione di continuità, nelle operazioni di sorveglianza marittima e di contrasto alle attività illecite in mare.

Il rimorchiatore d’altura, nave Prometeo
Varata nel 1975 presso i cantieri navali Visentini di Donata (RO), e consegnata alla Marina Militare l’anno successivo, ha operato nelle sedi di Napoli, Messina e Augusta.
La bandiera di nave Prometeo ad ottobre 2017, è stata ammainata per l’ultima volta, con la conseguente cancellazione dell’unità dai ruoli del naviglio militare dopo oltre quarant’anni di onorato servizio in Marina, presso la banchina lavori dell’Arsenale Militare Marittimo di Augusta, alla presenza del Comandante delle Forze da Pattugliamento per la Sorveglianza e la Difesa Costiera (COMFORPAT), contrammiraglio Andrea Cottini.
Il nuovo anno è iniziato all’insegna della concretezza, del rinnovamento e della proattività per la Marina Militare affinchè siano assicurati sempre in maniera efficiente la Difesa Nazionale e la Sicurezza Marittima, il Supporto al Sistema Paese, la Cooperazione Internazionale e lo Sviluppo capacitivo che dal punto di vista operativo prevede il rinnovamento e l’ammodernamento della Flotta per supportare l’innovazione tecnologica ed integrando la Difesa, l’Industria, l’Università, i centri di ricerca e i poli tecnologici.
(Foto Marina Militare)
© RIPRODUZIONE RISERVATA