Marina Militare: per l’Operazione Mare Sicuro parte la Fregata Europea Multi Missione Alpino

di Lia Pasqualina Stani

 Taranto. “La coesione, la professionalità, il coraggio, l’umanità e lo spirito di servizio verso la nostra amata Italia sono state la vera forza del dispositivo aeronavale. È stato un periodo di intensa attività alla guida di uomini e donne che mi hanno ricompensato con l’arricchimento umano e professionale […]” ha dichiarato il contrammiraglio Flavio Biaggi, Comandante della Terza Divisione Navale, durante la cerimonia di avvicendamento al comando tattico dell’Operazione Mare Sicuro (OMS) svoltasi sul ponte di volo della Fregata Europea Multi Missione Carabiniere, ormeggiata nella Stazione Navale Mar Gande. Alla presenza del Comandante in Capo della Squadra Navale, ammiraglio di squadra Donato Marzano è avvenuto il passaggio di consegne all’ammiraglio di divisione Aurelio De Carolis, Comandante della Seconda Divisione Navale, e la Fregata Europea Multi Missione Alpino ha assunto il compito di unità di bandiera dell’operazione.

Inizio cerimonia di avvicendamento al Comando Tattico dell’Operazione Mare Sicuro

Durante i 46 giorni di missione, nel periodo di comando del contrammiraglio Biaggi, gli uomini e le donne degli equipaggi delle sei unità navali che si sono avvicendate nel dispositivo, hanno continuamente sorvegliato l’area del mar libico vasta circa centosessantamila chilometri quadrati, percorrendo complessivamente circa ventitrè mila miglia nautiche. In accordo con la missione assegnata, è stata assicurata la tutela degli interessi nazionali attraverso un’azione costante di presenza, sorveglianza e deterrenza nell’area di operazione per garantire sicurezza, protezione al commercio marittimo, all’attività dei pescherecci italiani, delle linee di comunicazione, delle piattaforme petrolifere nazionali, per il contrasto alle organizzazioni criminali e di quelle dedite ai traffici illeciti sul mare. Tutte queste attività sono state condotte in collaborazione anche con la Guardia di Finanza, la Guardia Costiera e l’autorità giudiziaria.

Comandante della Terza Divisione Navale, contrammiraglio Flavio Biaggi durante il suo discorso

Il contrammiraglio Biaggi ha sottolineato anche l’importanza del lavoro svolto con il personale di Nave Lipari, ormeggiata a Tripoli per il supporto e l’addestramento sia alla Guardia Costiera che alla Marina libica: un lavoro quotidiano ed efficace per garantire la necessaria protezione dal mare. Oltre a ringraziare tutti gli uomini e le donne dell’Operazione Sophia con cui ha operato in modo sinergico, attraverso il costante coordinamento delle risorse navali ed aereo disponibile, nel suo intervento il contrammiraglio Biaggi ha ricordato che il dispositivo garantisce protezione anche ai fanti di Marina della Brigata Marina San Marco: a Misurata nella missione bilaterale MIASIT, inquadrati nella Task Force Ippocrate, hanno il compito di garantire la sicurezza della base e dell’ospedale da campo italiano.

Comandante della Seconda Divisione Navale, ammiraglio Aurelio De Carolis durante il suo intervento

L’ammiraglio di divisione De Carolis, Comandante della Seconda Divisione Navale assume per la seconda volta il comando tattico dell’OMS, e continuerà a seguire anche durante i prossimi due mesi, il funzionamento, le attività logistiche, quelle tecnico-manutentive della Base Navale di Taranto affinché il complesso di forze alle dipendenze del Comandante in Capo della Squadra Navale sia sempre efficace per essere approntate per le missioni che saranno successivamente assegnate.

“Si conferma ancora una volta l’importanza di aver costituito e dato ossigeno in termini di personale a queste Divisioni che assicurano la prontezza, l’approntamento delle navi, degli elicotteri, dei sommergibili, dei reparti operativi assegnati, quindi anche addestramento ed attività efficienti che conducono in prima persona” ha dichiarato il Comandante in Capo della Squadra Navale, ammiraglio di squadra Donato Marzano, riferendosi alla seconda e terza Divisione navale rispettivamente di Taranto e Brindisi.

Comandante in Capo della Squadra Navale, Ammiraglio di Squadra Donato Marzano

L’ammiraglio ha sottolineato come i comandanti tattici, svolgono un lavoro complesso ed articolato con serenità, determinazione e concretezza che ha condotto ad ottimi risultati. Lo scorso ventidue novembre durante il suo impegno nel dispositivo, la fregata Carabiniere sede del comando OMS ha condotto delle operazioni di law enforcement in collaborazione con un’unità della Guardia di Finanza, nei confronti di un motopesca sospettato di agire come “nave madre” nel favorire l’immigrazione clandestina. Nave Carabiniere ha impedito che il motopesca, entrasse nelle acque territoriali libiche e conducendo poi un team di fucilieri della Brigata Marina San Marco a bordo ha eseguito un’ispezione con il personale della Guardia di Finanza. Nave Carabiniere ha svolto anche un’importante attività di capacity building in Egitto ed ha proseguito le attività di cooperazione con altri Paesi rivieraschi come Marocco, Tunisia, Libia e lo stesso Egitto per la gestione delle problematiche della sicurezza interna.

“L’Operazione Mare Sicuro è un’operazione tipica della Marina Militare che si occupa di sicurezza marittima e protezione nel traffico dei mercantili, dei pescherecci, delle piattaforme di estrazione di gas. È importante anche la presenza, sorveglianza, la deterrenza contro i traffici illeciti di droga, armi e di esseri umani. Necessaria anche l’azione di contrasto all’eventuale presenza in mare di infiltrazioni terroristiche tra i migranti che scappano dalla Libia […] Altro compito importante dell’OMS è proteggere i dispositivi a terra. Con il supporto logistico di nave Lipari, è stato possibile rimettere in linea quindici navi della Marina e della Guardia Costiera libica. Erano ferme da un po’ di anni e adesso vanno per mare. Questo assicura la sorveglianza delle loro acque territoriali, contrastano le attività illecite e quest’anno sono riusciti a salvare quindicimila persone. Il controllo a terra lo stanno facendo la Guardia Costiera e la Marina libica assisti dal personale della Marina Militare con un centro di controllo operativo a terra da qualche giorno. […] Un lavoro importante dovuto anche all’impegno della Brigata Marina San Marco a Misurata […] La sicurezza del mare è fondamentale per il nostro Paese, oltre il novanta per cento delle materie prime arriva via mare. Se non arrivasse il petrolio e il gas l’impatto sarebbe immediato non solo in termini industriali ed economici, anche in termini di vita quotidiana […].

Fanti della Brigata Marina San Marco

Avviata il 12 marzo 2015 a seguito dell’evolversi della crisi libica, l’OMS prevede il dispiegamento di un dispositivo aeronavale per garantire attività di presenza, sorveglianza e sicurezza marittima nel Mediterraneo centrale e nello Stretto di Sicilia, in applicazione della legislazione nazionale e degli accordi internazionali vigenti. Con la delibera del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2017, dal 1 gennaio 2018, i compiti della missione sono stati ampliati a ricomprendere le attività di supporto e di sostegno alla Guardia Costiera e alla Marina Militare libiche per il contrasto dell’immigrazione illegale e del traffico di esseri umani. Sono assegnati all’Operazione fino a 6 mezzi navali, (dal DM2018 “con l’impiego di 6 mezzi navali, di cui uno dedicato all’assistenza tecnica della Marina/ Guardia Costiera libica e di 5 mezzi aerei”) impiegati prevalentemente nelle attività di presenza e sorveglianza in Mediterraneo Centrale, ed un’Unità navale ausiliaria impiegata per il supporto alla Guardia Costiera e Marina Militare libiche.

Le unità d’altura incluse nel dispositivo aeronavale operano in un’area di mare di circa 160.000 km quadrati, situata nel Mediterraneo centrale, che si estende al di fuori dalle acque territoriali di stati terzi ed è delimitata a sud dal limite delle acque territoriali libiche, mentre l’unità ausiliaria opera prevalentemente rimanendo ormeggiata in porto a Tripoli. Solo in caso di esplicita richiesta della controparte libica, una o più unità d’altura del dispositivo aeronavale possono essere impiegate all’interno delle acque territoriali e interne libiche, per la protezione dei mezzi del Governo di Accordo Nazionale (GNA), impegnati nel controllo e contrasto dell’immigrazione illegale e del traffico di esseri umani o nella condotta di eventi di Ricerca e Soccorso(SAR).

Contrammiraglio Biaggi, Comandante in Capo della Squadra Navale Marzano(al centro) e ammiraglio De Carolis a fine cerimonia

Per raccontare seppur in modo conciso i loro sogni, la loro professionalità, il loro amore per la Marina Militare e per aver fatto parte dell’OMS, commovente è stato il ricordo dell’ammiraglio Marzano al termine del suo discorso del sottocapo del Reparto Sonar di Nave Carabiniere scomparso a causa di una grave malattia, di un maresciallo che ha perso la vita durante un incidente di volo durante l’OMS per cause in fase di accertamento. Ed infine di un maggiore direttore di macchine del sommergibile Venuti scomparso a causa di un incidente d’auto.

Al termine della cerimonia l’ammiraglio De Carolis si è diretto a bordo della fregata Alpino che ha lasciato la Stazione Navale di Taranto per dirigersi nel Mediterraneo Centrale.

Fregata Europea Multi Missione Alpino

L’Operazione Mare Sicuro continua anche durante le festività natalizie per assicurare le attività di presenza e sorveglianza fondamentali per la sicurezza marittima nel Mediterraneo Centrale: il lavoro degli uomini e delle donne della Marina Militare va avanti tutto l’anno con passione, attenzione e determinazione.

 

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