La Spezia. Ieri, la Fregata “Luigi Rizzo” è rientrata a La Spezia al termine dell’impegno operativo nel Golfo di Guinea.
Le attività sono durate 124 giorni. La nave ha percorso circa 18 mila miglia, contribuendo ad assicurare la libertà di navigazione e la sicurezza delle linee di comunicazione marittima.
Sebbene geograficamente distante rispetto al nostro Paese, il Golfo di Guinea riveste un’importanza fondamentale per gli interessi nazionali dal punto di vista economico, geopolitico e dell’approvvigionamento energetico.
Divenuto negli ultimi anni hotspot della pirateria marittima, il Golfo di Guinea è al centro degli sforzi dei paesi costieri e della comunità internazionale per debellare questo crimine e permettere il libero e sostenibile utilizzo del mare e delle sue risorse per lo sviluppo delle attività economiche e dei commerci a beneficio dell’economia globale e degli oltre 500 milioni di abitanti che popolano le 2000 miglia nautiche di coste del Golfo.
Di particolare rilevanza è stato l’intervento condotto da Nave Rizzo nella notte tra il 3 ed il 4 aprile in soccorso al mercantile “Arch. Gabriel”, unità battente bandiera delle Marshall Islands e vittima di attacco pirata a circa 280 miglia a Sud di Lagos, Nigeria.
L’intervento dell’Unità della Marina Militare ha assicurato l’incolumità dell’equipaggio e la riconsegna del controllo della nave al proprio comandante.
Nel periodo di presenza dell’unità italiana nell’area non sono stati registrati rapimenti di marittimi, evento purtroppo ricorrente negli anni passati e fonte di grande preoccupazione per la gente di mare.
Grazie all’intensa e proficua collaborazione con il cluster marittimo nazionale sono state svolte numerose esercitazioni di antipirateria con la collaborazione delle navi battenti bandiera nazionale, impiegando gli elicotteri organici di bordo per l’invio sui mercantili del boarding team della Brigata Marina San Marco (BMSM).
Al suo rientro a La Spezia, sede del comando della Prima Divisione Navale da cui l’unità dipende, Nave Rizzo è stata accolta, tra le note della banda dipartimentale del Comando Marittimo Nord, dai familiari dei membri dell’equipaggio pronti a riabbracciare i loro cari dopo la lunga navigazione.
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