Marina Militare: parla il comandante di “Nave Alghero”, Tenente di Vascello Federico Bergonzoni: “Per il futuro si sta pensando a cacciamine con caratteristiche maggiormente performanti”

Napoli. Nave “Alghero” è un’Unità tipo Mine Hunter Coastal (Cacciamine Costiero) appositamente progettata per la localizzazione e la disattivazione e la distruzione di mine navali.

Nave Alghero in navigazione

E’ dotata di un sofisticato sistema sonar a profondità variabile e di due veicoli filoguidati (ROV – Remote Operated Vehicle). Con essi è possibile rilevare e investigare ogni oggetto che giace sui fondali marini sino ad una profondità di alcune centinaia di metri.

Il ROV (Remote Operated Vehicle)

E’ stata impostata il 5 agosto 1988, varata il 4 maggio 1991 e consegnata alla Marina Militare il 31 marzo 1993.

Dal 1° dicembre 2014, dopo un periodo di manutenzione e di dotazione di nuovi strumenti operativi, come ad esempio il sonar di nuova generazione Thales 2093 di tipo attivo, Nave “Alghero” è posta alle dipendenze del Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV), per il tramite del Comando della 54^ Squadriglia Dragamine Costieri (COMSQUADRAG CINQUE QUATTRO) e del Comando delle Forze di Contromisure Mine (MARICODRAG).

Nonostante il principale impiego operativo, sia orientato ad operazioni di bonifica di aree marine con presenza di ordigni, per le peculiarità che caratterizzano questa tipologia di Unità navali, si presta anche ad un impiego in attività complementari.

La Nave è regolarmente impegnata nel controllo delle frontiere marittime, nella salvaguardia e nel soccorso delle vite umane in mare e nella sorveglianza del rispetto dell’ecosistema marino.

Al comando dell’unità navale, il Tenente di Vascello, Federico Bergonzoni.

Comandante, come opera un’unità come Nave “Alghero” in un sistema di Squadra Navale?

In una Squadra Navale, un Cacciamine svolge un ruolo ben preciso: si occupa della bonifica di determinate aree dalla presenza di mine o anche, in tempo di pace, di ordigni bellici risalenti a guerre passate. Lo si può fare in vista di uno sbarco anfibio o in occasione di una bonifica in area portuale.

Il nostro ruolo è quello di garantire una navigazione sicura ed un accesso ai porti tranquillo.

Sulla vostra Nave viaggia anche personale del COMSUBIN (Raggruppamento Subacquei ed Incursori)?

Abbiamo una squadra di Palombari. Un team imbarcato ad hoc. E’ una delle nostre capacità: quella di potere fare immersioni o con i due ROV che abbiamo in dotazione, una volta trovato un oggetto, o con i Palombari stessi. Dipende dalla quota che dobbiamo esaminare.

Subacquei del Comsubin

Ed all’estero, come viene impiegata una Cacciamine come Nave “Alghero”?

Nel passato sono state impiegate Cacciamine nel Golfo Persico, per alcuni anni, per le attività di bonifica.

Nella dottrina NATO che ruolo hanno i Cacciamine?

La NATO ha due Gruppi Standing. Uno di stanza nel Mare del Nord (SNMCMG-Standing NATO Mine Countermeasures Group 1) che opera tutto l’anno ed a cui le varie Nazioni offrono un contributo in unità navali.

L’Italia, ogni anno, partecipa al SNMCMG2 (Standing NATO Mine Countermeasures Group 2) che si occupa del Mediterraneo. In questo modo l’Alleanza atlantica ha riconosciuto il valore di navi come la nostra. E’ considerato fondamentale l’impiego di Cacciamine. Ogni anno vengono svolte esercitazioni sia nel Mediterraneo che nel Mar Nero. Nell’Egeo, in Turchia non è difficile trovare residuati bellici e mine risalenti alla II Guerra Mondiale.

Che differenze ci sono tra il nostro Paese ed altri della NATO?

Noi siamo inquadrati nel Comando MARICODRAG. E’ una specificità che altri non hanno. L’Italia oltre ai mezzi ha anche tante esperienza nel settore. Abbiamo equipaggi che lavorano con alta specializzazione. Paesi come la Francia, la Spagna e la Grecia hanno capacità di contromisure mine (CMM). Nei Paesi del Nord Europa una grande specializzazione l’hanno i belgi e gli olandesi. Non tutte le Nazioni hanno curato questi aspetti. Gli stessi Stati Uniti hanno comprato il progetto di navi della stessa classe alla quale appartiene Nave Alghero. La loro Classe Osprey (ormai in disarmo), è stata realizzata da Intermarine, derivante dalla Classe Lerici.

L’impiego dual use dei Cacciamine è per tutti, quindi?

Per tutta la parte commerciale che muove il nostro Paese. Controllare, ad esempio, le rotte d’accesso ai porti significa che siano accessibili ai mercantili.

Quale sarà il futuro dei Cacciamine?

Si sta pensando a navi polivalenti con caratteristiche maggiormente performanti e capacità di impiego in molteplici tipologie di missioni assicurando, inoltre, l’utilizzo dei sistemi AUV (REMUS e/o HUGIN), sistemi autonomi di ricerca ed identificazione di oggetti sul fondo.

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