Marina Militare: tutti i PPA potrebbero presto essere portati alla variante “Full”

Di Fabrizio Scarinci

ROMA. Stando a quanto riportato da varie fonti, la Marina Militare avrebbe recentemente manifestato l’intenzione di portare alla variante “Full” tutti i suoi Pattugliatori Polivalenti d’Altura classe “Thaon di Revel”, dei quali ha scelto di introdurre 7 esemplari (+ 3 opzionali e forse anche altri) al fine di rimpiazzare le 8 Corvette classe “Minerva” e i 4 Pattugliatori di Squadra classe “Artigliere” dismessi tra il dicembre 2013 e il settembre 2019.

Il nuovo PPA “Giovanni delle Bande Nere”, prima unità della variante “Full” ad essere stata costruita

Caratterizzate da un dislocamento a pieno carico di circa 6.270 tonnellate, da una lunghezza “fuori tutto” di 143 metri e dalla ragguardevole velocità massima di 32 nodi (raggiungibile anche grazie alla loro innovativa prua fendi-onde), queste nuove unità risultano, infatti, concepite in tre differenti varianti distinguibili tra loro in base all’armamento.

Si tratta, in particolare, della variante “Light”, equipaggiata con un cannone Oto Melara da 127/64 mm, un cannone da 76/62 mm, 2 mitragliere remotizzate Oto Melara Orelikon KBA da 25 mm e 4 mitragliatrici da 12.7 mm, della “Light +”, che, oltre a tali sistemi, dispone anche di 2 lanciatori a 8 celle SYLVER A50 per 16 missili antiaerei e antimissile Aster 15, 30 e 30B1, e della già citata “Full” (di cui non vi sarebbe, però, ancora nessun esemplare in servizio), che, in aggiunta agli armamenti delle altre due varianti dovrebbe disporre anche di 2 lanciatori trinati per siluri MU 90.

Presa durante le fasi di avvio del programma, la decisione di puntare su tre diverse varianti avrebbe dovuto consentire alla Marina di avere a disposizione sia unità altamente capaci da affiancare alle “sorelle maggiori” Doria e FREMM (ovvero quelle in versione “Full” e, in parte, anche quelle in versione “Light +”), sia unità più semplici (e prive di complessi e costosi sistemi d’arma di tipo missilistico) da dedicare a missioni quali il pattugliamento della Zona Economica Esclusiva e la lotta alla pirateria (ossia quelle della versione “Light”).

Il “capoclasse” Thaon di Revel, appartenete alla variante Light

Rispetto ad allora il quadro geopolitico appare, però, profondamente mutato e il sempre più competitivo contesto internazionale in cui stiamo vivendo impone anche alla nostra flotta di migliorare la propria capacità di sostenere scontri di tipo convenzionale nell’ambito di scenari ad alta intensità.

L’eventuale standardizzazione di tutti i PPA sulla variante “Full” rappresenterebbe un’operazione, tutto sommato, relativamente semplice, dato che, derivando dallo stesso progetto, le navi della variante “Light” e quelle della variante “Light +” sarebbero già predisposte per l’installazione degli stessi identici sistemi che caratterizzeranno quelle della variante “Full”.

Tutte le unità risultano inoltre progettate per il trasporto di un elicottero pesante di tipo AW 101 (o, in alterativa, di due SH-90) e per l’istallazione di otto lanciatori per missili antinave pesanti Otomat/Teseo MK2/E, che, proprio in virtù degli scenari appena descritti, rappresenterebbero un elemento davvero molto utile al fine di migliorare le loro capacità di combattimento.

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