ROMA. Ieri presso il circolo Sottufficiali di Tor di Quinto, a Roma, si è svolta la serata licenziatari della Marina Militare, evento dedicato alla presentazione dei risultati di “Un anno di comunicazione”.
Nel corso della serata hanno preso la parola il Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Enrico Credendino, l’Amministratore Delegato di Difesa Servizi, Avvocato Fausto Recchia, il Capo Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione della Forza Armata, Contrammiraglio Antonello de Renzis Sonnino e i rappresentanti delle ditte licenziatarie, partner e sponsor.
Un report che abbraccia un anno da settembre 2021 ad agosto 2022, incentrato su come la Marina sia riuscita a valorizzare, attraverso la comunicazione, il proprio impegno coinvolgendo il pubblico, facendo conoscere impegni, missioni, attività operativa anche nel sociale e di formazione.
Oggi, nell’ottica di una maggiore efficacia, la Marina dispone di un ampio ventaglio di strumenti di comunicazione, tradizionali e di nuova generazione, complementari tra loro, capaci in qualsiasi contesto di interagire, integrarsi e supportarsi e che la rende ancora più trasversale alle varie situazioni comunicative, consentendole un indice di penetrazione sull’opinione pubblica maggiore rispetto al passato e una maggiore capacità di cooperazione sul piano interforze, inter-istituzionale, inter-agenzia e nei contesti multinazionali.
Un operato che ha influito e permesso di raggiungere gli italiani che hanno riposto fiducia nella Marina Militare: secondo l’ultimo rapporto “Italia” di EURISPES, la Marina ha raccolto il consenso di 7 italiani su 10 con un indice di gradimento del 70,3%.
“La Marina Militare era la “grande silenziosa”, perché opera lontano dal territorio, quindi poco visibile – ha commentato il Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Enrico Credendino – e la comunicazione è risultata fondamentale e lo è in particolare oggi per arrivare alla popolazione. I mezzi sono cambiati e la Marina si è adeguata, approdando sulle nuove piattaforme, per rispondere all’esigenza di arrivare ai giovani per veicolare la propria immagine, la propria storia e la cultura e trasferire i valori autentici che la contraddistinguono”.
A contribuire a veicolare i messaggi di Forza Armata la vicinanza di Difesa Servizi SpA, la società in house del ministero della Difesa che si occupa di gestire e valorizzare gli asset del Dicastero nonché delle singole Forze Armate: “Negli ultimi tre anni i nostri bilanci hanno avuto un’impennata e in questa crescita un ruolo importante è stato svolto dalla Marina Militare che è stata la Forza Armata che è cresciuta maggiormente. – ha sottolineato l’Avvocato Fausto Recchia, Amministratore Delegato di Difesa Servizi – In dieci anni di vita la nostra società ha retrocesso alla Marina oltre 86 milioni di euro, registrando nel 2021 un incremento, rispetto al 2020, di 18 milioni di euro in termini assoluti, pari a una crescita del 152 per cento. La Marina ha creduto fin dall’inizio nello strumento Difesa Servizi e questo ha certamente favorito una fluidità di rapporti che ha portato a questi risultati di cui sono e siamo molto orgogliosi”.
La Marina Militare ha avuto l’attenzione de le maggiori testate nazionali e internazionali (stampa, web, tv e radio), generaliste e specialistiche di settore. Particolarmente positivo l’andamento del sito istituzionale e dei social “ufficiali” Facebook, Instagram, LonkedIn e Tweet. “È stato importante operare sui media tradizionali – ha spiegato il Contrammiraglio Antonello de Renzis Sonnino, Capo Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione allo Stato Maggiore Marina – ma fondamentale affacciarsi con decisione sui nuovi media. Ci ha permesso di essere competitivi e di raggiungere l’opinione pubblica in tempi rapidi e con precisione”.
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