Marina Militare: un progetto di legge del presidente della Commissione Difesa della Camera chiede un aumento organico di 4.272 unità

ROMA. Saranno aumentati gli organici della Marina Militare.

Lo ha annunciato, oggi, il presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati, Nino Minardo.

Il presidente della Commissione Difesa della Camera, Nino Mirando

Questo potenziamento si presenta “come un passo indispensabile soprattutto per affrontare la sfida della dimensione subacquea, un potenziamento che non può prescindere da una risposta concreta al fabbisogno di personale militare”

La proposta di cui è appunto primo firmatario il presidente della IV Commissione di Montecitorio prevede un incremento di 4.272 unità di personale che porterebbe l’attuale organico della Marina Militare a oltre 34 mila unità.

“La consistenza media della Forza Armata è di circa 29 mila unità – spiega Minardo – con l’incremento previsto dalla nostra proposta pensiamo di soddisfare il fabbisogno minimo indispensabile della nostra Marina e di aprirci e preparaci a toccare quota 39 mila unità che è attualmente considerato un organico adeguato”.

“La nuova dotazione organica – ha aggiunto – che non include il Corpo delle Capitanerie di Porto, consentirebbe sul fronte dell’underwater di sostenere le attività di sorveglianza e monitoraggio di fondali e infrastrutture subacquee, di alimentare il Polo nazionale della dimensione subacquea di La Spezia e istituire un’Agenzia per la sicurezza delle attività subacquee”.

Navi della Marina Militare durante una esercitazione

L’ingresso progressivo di oltre 4 mila nuovi marinai avrebbe inoltre ricadute positive in aree chiave, come quella operativa, con l’impiego a bordo di unità navali, sommergibili e aeromobili, e quella formativa e addestrativa, dove il personale sarà specializzato nell’uso delle nuove tecnologie subacquee.

“Anche gli ambiti tecnico-amministrativo e logistico verrebbero rafforzati – ha aggiunto Minardo – con l’obiettivo di rispondere agli scenari subacquei futuri sempre più complessi e in continua evoluzione. Questa proposta rappresenta una spinta fondamentale verso una Marina Militare all’avanguardia, in grado di fronteggiare in modo efficace le sfide contemporanee e future nel dominio subacqueo, garantendo al contempo il massimo livello di sicurezza e innovazione per il Paese”.

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