di Lia Pasqualina Stani
Roma. Nella Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica si sono accese le luci per il “Concerto di Solidarietà 2018” della Banda Musicale della Marina Militare a sostegno della Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus. È attraverso la musica che la Marina Militare rappresenta l’impegno nel sociale, per promuovere e sostenere i progetti della Fondazione Francesca Rava che aiuta l’infanzia vissuta in condizioni di disagio sia in Italia e nel resto del mondo. La serata è stata presentata dal Tenente di Vascello Florinda Bruschi, dal Sottotenente di Vascello Edoardo Farina e dal Sottotenente di Vascello Francesca Vallerga. Sul palco, subito dopo l’ingresso degli ottanta artisti del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, accolti da un lungo applauso sono saliti gli orchestrali della Banda Musicale della Marina Militare. E’ uno dei più antichi complessi bandistici militari italiani che attualmente si compone di un Maestro Direttore, un Maestro Vicedirettore, centodue orchestrali e un archivista. Sono tutti in servizio permanente effettivo provenienti dai più famosi Conservatori di Musica. La Banda svolge attività istituzionale sia in Italia che all’estero dove raccoglie straordinari successi di pubblico e di critica. È comandata dal Colonnello Santo Pagano Giorgianni ed è diretta dal Capitano di Vascello Antonio Barbagallo. Per la qualità del suono, l’attaccamento alle proprie tradizioni e la varietà del repertorio – oltre alle tradizionali marce militari abbraccia ogni genere musicale da quello per banda di classico, dal lirico al sinfonico, dal leggero al jazz e dal pop al rock- ed è particolarmente apprezzata per la sensibilità verso il sociale.

Durante l’esecuzione dell’inno di Mameli, il pubblico in Sala, in piedi
Le origini della plurisecolare Accademia di Santa Cecilia sono legate invece, alla pratica del canto corale. Il Coro, diretto dal maestro Ciro Visco, che è anche Direttore responsabile delle Voci Bianche, ha collaborato con prestigiose orchestre e celebri direttori in tutto il mondo.
L’inizio della traversata virtuale del Concerto di Solidarietà 2018 è cominciato con il canto degli Italiani, l’Inno di Mameli. L’esecuzione della Banda della Marina è stata impreziosita dal Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Con la bandiera navale della Marina Militare che sventolava nel maxischermo, al suono della prima nota il pubblico presente nella Sala di Santa Cecilia, si è alzato in piedi con lo sguardo fiero ed orgoglioso verso i colori verde, bianco e rosso che illuminavano anche tutta la Sala. Dopo aver risvegliato il fervore patriottico e il senso dell’Unità del Paese, la Banda Musicale con il curioso battito sul leggio, scrupolosamente eseguito come ordinato dalla geniale partitura di Gioacchino Antonio Rossini ha eseguito “Il Signor Bruschino”. All’immediato applauso finale, il Maestro Capitano di Vascello Barbagallo con tutti i suoi orchestrali in piedi, hanno ringraziato il pubblico presente in Sala.
Con il professor Carmine Rubino, solista e “fabbro” alle incudini, con il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Banda ha eseguito il “Coro di Zingari” da “Il Trovatore” di Giuseppe Verdi.
Lo scorso anno Marzia Roncacci, giornalista del TG2, era seduta tra il pubblico, quest’anno invece ha provato l’emozione di essere una delle protagoniste del Concerto di Solidarietà 2018 della Marina Militare. Da diversi anni per motivi professionali si è avvicinata alla Marina Militare << […] Alle persone – come ha dichiarato – uomini, donne e mezzi che sono sempre in mezzo alla gente in ogni momento. Nei momenti più belli e nei momenti più brutti. Durante la Giornata della Marina Militare ad Ancona sono riuscita a capire cos’è questa Forza armata: un insieme di persone, di uomini e di donne che credono fortemente in quello che fanno e ci riportano dei valori […]>>. Il concerto è stato il frutto di un intreccio tra i valori che rappresenta e tramette la Marina Militare al suo personale e non solo, e il valore della solidarietà di molte persone, molti volontari e “testimonial”. A dialogare con Marzia Roncacci, per parlare della Fondazione Rava, sono intervenute la Vicepresidente Responsabile dei Progetti in Italia, Maria Chiara Roti che ha spiegato come è nata la partnership e la condivisone di progetti con la Marina Militare in seguito al terremoto di Haiti, e l’attrice Martina Colombari.

Martina Colmbari Testimonial per la Fondazione Francesca Rava
<<Per essere un buon testimonial– ha detto la Colombari- devi essere prima un buon volontario, per vedere con i propri occhi, sporcarsi le mani […] Tutti noi dobbiamo imparare a renderci utili per gli altri […]. È anche responsabilità sociale di ognuno di noi, se vogliamo vedere un mondo migliore questo cambiamento deve partire da noi e da serate come queste, dalla Marina Militare, e quando loro dicono “Noi siamo la Marina” tutti noi possiamo essere la Marina, portare qualcosa di buono […] Papa Francesco dice che per cambiare il mondo dobbiamo fare del bene a chi non sarà in grado di ricambiare. Delle parole da ricordare, perché così come la Marina affronta le sue missioni, c’è una missione per ognuno di noi […]>>. Nei prossimi giorni la Fondazione Rava che non devolve direttamente fondi ai comuni, ma è committente di molte ricostruzioni nelle zone colpite dal terremoto nel Centro Italia, e segue le direttive delle Regioni, dei Comuni e della Protezione Civile Italiana, consegnerà ai bambini e alle loro famiglie, l’ottava Scuola dell’infanzia, antisismica, a Pieve Torina in provincia di Macerata. Ed il ricavato dei prodotti solidali venduti anche durante l’evento andrà a sostenere la costruzione di un centro sportivo per i ragazzi e un luogo di ritrovo per l’intera comunità del luogo.
Dopo questo primo momento di solidarietà, la Banda Musicale della Marina ha iniziato l’esecuzione di una serie di brani più celebri di musica classica. Dai “Quadri di un’esposizione” di Modest Petrovich Moussorgsky, con il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ha suonato una delle pagine più celebri del “Nabucco” di Giuseppe Verdi che debuttò al Teatro alla Scala di Milano il 9 marzo 1942. Fu considerata un’opera risorgimentale in quanto i versi del celeberrimo “Va pensiero” erano la metafora della sottomissione dell’Italia al dominio austriaco. Sul maxischermo è stata proiettata l’immagine di un sottomarino al tramonto in mezzo al mare, in superficie.
Un’immagine che con la Banda Musicale ha condotto il pubblico a navigare in acque tranquille che portano ai sogni dell’amore. Con la partecipazione della chitarra classica di Alessio Nazareno Carruozzo, ha eseguito “The Pantom of the Opera” di Andrew Lloyd Webber: è l’amore disperato, di un geniale musicista dal volto sfigurato che vive nei sotterranei di Parigi, per una giovane soprano legata sentimentalmente ad un nobile. Particolarmente emozionante è stata l’interpretazione di uno dei brani del repertorio classico della Musica Italiana, con la voce del Tenore Claudio Minardi. Un brano scritto nel 1976 da Antonello Maggio, musicato da Guido Maria Fusilli, un must divenuto oggetto di numerose cover sia italiane che straniere. Tra le più conosciute quella di Claudio Villa durante un fuori gara al Festival di Sanremo del 1984. È stata tilizzata anche come inno della Nazionale di Calcio durante i mondiali del 2014 con un’insolita versione dei Negramaro. Dopo la musica di “Gaelforce” di Peter Graham con Filcorno Soprano, Fabio Vicario, è stato dedicato ampio spazio ad un altro importante momento di solidarietà, filo conduttore di tutta la serata. Marzia Roncacci raccontando la storia di uno dei palomabari del Comsubin, Emanuele Lo Schiavo, ha dialogato con il fotografo Massimo Sestini che ha realizzato le immagini del Calendario del 2019 della Marina Militare dedicato proprio alla “famiglia” del COMSUBIN, composta dalle famiglie del GOI e del GOS e con il Dottor Scopelliti dell’associazione “Operation Smile”, a cui sono dedicate le pagine del calendario. Un progetto editoriale a scopo benefico per donare un sorriso a chi fin dalla nascita a causa di deformazioni non ha conosciuto.

Marzia Roncacci, giornalista del TG2 racconta la storia di un palombaro del COMSUBIN
<< Definire una sinergia virtuosa questo rapporto che ormai dura da otto anni con la Marina Militare è riduttivo. C’è un termine medico che è più esaustivo: contagio. È un contagio reciproco […]>>. Dal terremoto di Haiti dove con “Operation Smile” sono intervenuti per il tragico evento del 2010 fino al 30° Gruppo Navale. Un “Mare di Sorrisi” fa parte del progetto per l’Italia. Nato per eliminare le disuguaglianze che esistono tra nord e sud Italia: l’accesso alle cure non è purtroppo garantito dal Sistema Sanitario Nazionale a tutti e neanche a tutti i bambini. Il bambino con malformazione va seguito fino alla fine dello sviluppo. L’idea di poter utilizzare nave Cavour ormeggiata in banchina, quando non era impegnata in attività militari, come ospedale è nata per caso. Sono stati effettuati ad oggi, trecento interventi. Il “Weekend Clinic” inizia con il ricovero dei piccoli pazienti, anche extracomunitari, il venerdì. Nella giornata di sabato si operano e la domenica mattina dopo aver dimesso tutti i pazienti ogni membro e volontario dell’equipe medica torna al proprio lavoro, nei propri uffici.

Presentazione del Calendario 2019 della Marina Miitare durante il Concerto di Solidarietà
Dopo le esuberanti note folk della musica irlandese, la Banda Musicale ha eseguito con le prestigiose voci del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, e con i solisti delle trombe egizie una tra le più conosciute opere liriche: l’inno della marcia trionfale dell’Aida” da “La Gloria all’ Egitto” di Giuseppe Verdi, composta per celebrare l’inaugurazione del Canale di Suez.
Andrew Lloyd Webber, uno dei più grandi autori londinesi che si è imposto nel panorama musicale internazionale come autore di musical che hanno riscosso lo stesso successo dell’opera rock “Jesus Christ Superstar” ispirato alle vicende dell’ultima settimana di vita di Gesù narrate però dalla prospettiva del punto di vista di Giuda Iscariota. Rappresentazione perfetta del conflitto umano e ideologico tra i due personaggi, magistralmente eseguita dal Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e dalla Banda Musicale. Applausi finali che non hanno lasciato dubbi.

La Banda Musicale durante un momento del Concerto di Solidarietà
Musica, solidarietà e professionalità degli uomini e delle donne della Marina Militare che sanno regalare soddisfazioni ed emozioni.
Alla presenza dei Sottosegretari degli Affari Esteri, della Salute, dei Beni Culturali, della Famiglia, dei Presidenti delle Commissioni della Difesa del Senato e della Camera, dell’Avvocato Generale dello Stato, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli, del Comandante Generale della Guardia di Finanza e di altre autorità militari, civili, religiose e delle magistrature, il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra Valter Girardelli ha emozionato il pubblico quando ha rivolto un saluto ai 3079 uomini e donne della Marina che proprio durante l’evento erano per mare, cielo e terra a svolgere il loro lavoro.

La Banda Musicale durante un momento del Concerto di Solidarietà 2018
<< Valori e solidarietà sono racchiusi in due parole, ovvero spirito di equipaggio e spirito di servizio. Il mare insegna, genera le Unità Navali che sono presenti sul mare e che creano scienza, musica, piacere di stare insieme, rispetto reciproco, coesione, supporto vicendevole. Il mare, l’alto mare, gli oceani rappresentano da sempre elementi di unione, di formazione, di educazione, di addestramento e di solidarietà. Gli uomini e le donne della Marina Militare mettono a disposizione della collettività le proprie competenze e professionalità nel settore sanitario, culturale, tecnologico, dell’innovazione e delle organizzazioni come “Operation Smile”, Fondazione Francesca Rava” e “Tender To Italia” che ha formato circa cinquemila marinai speciali […]>>.
Nella parte finale del Concerto di Solidarietà 2018, la Banda Musicale della Marina e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia hanno regalato al pubblico dei momenti di profonde emozioni: dal rock duro con il medley dei Deep Purple alla musica dei Pink Floyd con “The wall”, dai Queen fino al Jingle Bells.
La musica della Banda Musicale della Marina Militare e le voci del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia hanno fatto navigare il pubblico in un mare di intense emozioni, la cui chiave di lettura è nella natura stessa della musica che dice più di quanto non riescono a dire tante parole.
Il mare è una fonte di valori e la Marina Militare è lo scrigno che custodisce nel cuore e nell’animo dei suoi uomini e delle sue donne, valori importanti anche, come il valore della solidarietà che ha reso possibile la realizzazione di questo evento.
(Foto dell’Autrice)
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