Il Marocco si ritira dalla frontiera sud del Sahara Occidentale

Rabat. Il Marocco si ritira dalla frontiera sud del Sahara Occidentale. Lo ha deciso il re del Marocco, Mohamed VI, dopo una telefonata intercorsa con il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.

Il re del Marocco, Mohamed VI in una visita ufficiale

Dallo scorso agosto le truppe di Rabat erano dislocate nella regione di Guerguerat. Posizionata 11 chilometri dal confine con la Mauritania e ad 5 chilometri dall’Oceano Atlantico, la regione è stata colpita da vari incursioni di elementi armati del Fronte Polisario dall’abbreviazione spagnola di Frente Popular de Liberación de Saguía el Hamra y Río de Oro ; Fronte di Liberazione Popolare di Saguia el Hamra e del Río de Oro).

E tutto questo preoccupa, come ha ribadito Guterres al re del Marocco, l’ONU.

Il segretario generale dell’ONU, Antonio Guteress

 

Mohamed VI ha risposto che ha chiesto a Guterres che si prendano “tutte le misure necessarie per porre fine ad una situazione inamissibile che minaccia seriamente il cessate il fuoco e pone in pericolo la stabilità regionale”.

Tra Marocco e Fronte Polisario le tensioni risalgono agli anni ’70. Fondato il 10 maggio 1973 con l’intento di ottenere l’indipendenza del Sahara Occidentale dall’occupazione militare della Spagna, del Marocco e della Mauritania, il Polisario è il successore del Movimento di Liberazione del Sahara, fondato nel 1967 e represso militarmente dal regime franchista. Uno dei fondatori del Polisario è El Ouali Mustapha Sayed, ex membro del Partito Comunista del Marocco.

Sin dalla fondazione, il Polisario organizza la guerriglia contro le forze di occupazione.

Un miliziano del Fronte Polisario

Il 27 febbraio 1976 il Fronte proclama formalmente la Repubblica Democratica Araba dei Sahraui che è stata riconosciuta da 76 Stati, principalmente africani e sudamericani, dall’Unione Africana ma non dall’ONU. Alcuni Paesi non hanno riconosciuto la Repubblica, ma riconoscono il Fronte come rappresentante del popolo sahraui.

Le ultime tensioni si sono registrate ad agosto scorso, quando entrambe le truppe si sono trovate separate da appena 120 metri di distanza. Il rischio dello scoppio di scontri era reale.

Guterres ha chiesto da entrambe le parti di far ritirare tutti gli elementi armati dalla fascia divisoria. In modo da ristabilire il traffico commerciale per la Mauritania.

Il Ministero degli Esteri della Repubblica araba democratica Saharaui, in un comunicato, ha sostenuto che Guerguerat no è un caso isolato, ma fa parte di un conflitto che deve essere risolto solo con il referendum sull’autodeterminazione del 1991. Il quale, secondo il comunicato, considera una violazione il traffico commerciale e che esso non esisteva prima della firma del cessate il fuoco (firmato il 6 settembre 1991).

Insomma, il Fronte Polisario, al momento resta sulle sue posizioni.

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